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Cosa vedere a Foligno, il Museo CIAC

A Foligno l'arte contemporanea è protagonista al CIAC

Al Centro Italiano Arte Contemporanea la collezione permanente raccoglie le opere delle grandi personalità dell'arte

CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea
https://www.facebook.com/CIACfoligno/
Centro Italiano Arte Contemporanea
È il frutto di una lungimirante politica di acquisizioni e donazioni, ispirata al principio di conservare 
le opere che famosi artisti hanno esposto al Centro Italiano Arte Contemporanea in 10 anni di attività. È la raccolta permanente del CIAC che ripercorre le tappe di un percorso che ha maturato la formazione di una coscienza della contemporaneità attraverso l’arte. Il Centro Italiano Arte Contemporanea nasce dalla collaborazione fra la fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e il Comune della città umbra  che si distende ai piedi dell'Appennino umbro-marchigiano. Negli anni novanta grazie ad un contributo della Cassa di Rispiarmio iniziò, infatti, il percorso per la realizzazione di un Centro d'Arte che si concluse nel 2009 con l'inaugurazione della nuova struttura museale.   

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L'EDIFICIO
 
L’architettura museale del CIAC nasce da un idea di Getulio Alviani artista, progettista, grafico, teorico dell’arte, collezionista, promotore culturale, in collaborazione con l'architetto Zamatti. Realizzato dall'architetto Partenzi il complesso architettonico è costituito da un parallelepipedo rivestito in corten che conferisce ai volumi esterni il classico colore ruggine del materiale. L'edificio totalmente privo di finestre prende luce da un lucernario centrale che conferisce un'originale volumetria alle sale interne che si sviluppano su tre piani. Semplicità e rigore caratterizzano quindi la costruzione che si colloca tra l’abside medievale della chiesa di S. Francesco e le costruzioni liberty di via del campanile. Nel centro storico di Foligno le forme del CIAC uniscono dunque il nuovo all'antico in uno stimolante contrasto. 

esposizioni al CIAC
Centro Italiano Arte Contemporanea, allestimento collezione permanente – Ufficio stampa Ciac
 
LA COLLEZIONE
 
La Raccolta permanente di arte contemporanea di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno comprende 36 opere scelte secondo il criterio della qualità. Allestite al piano meno uno del Ciac e collegate idealmente alla Chiesa dell’Annunciata, si offrono come risultato della ferma volontà di mantenere uno stretto rapporto culturale e didattico della Città e della Regione con quegli elementi di maggiore significato linguistico dell’arte contemporanea che orientano lo sviluppo di un più ampio itinerario culturale. L’allestimento conduce il pubblico alla scoperta di alcune fra le esperienze più significative dell’arte figurativa e mostra la tensione delle ricerche presenti volte a valorizzare intuizioni e lavori con propri tratti linguistici, disciplinari, metodologici. 

una sala del CIAC
Centro Italiano Arte Contemporanea, allestimento collezione permanente – Ufficio stampa Ciac
 
IL PERCORSO ESPOSITIVO
 
Il percorso espositivo non è organizzato secondo un criterio cronologico ma attraverso una narrazione critico-tematica aperta, in cui le opere dialogano fra pratiche potenzialmente comuni di artisti appartenenti però a generazioni e formazioni diverse. Fra gli artisti presenti nella collezione segnaliamo, infatti, Gabriele Basilico, Chiara Dynys, Omar Galliani, Hermann Nitsch, Ugo La Pietra,  Kindergarten, Alessandro Chia, Virginia Ryan, Paolo Liberati, Carlo Maria Mariani,  Ivan Theimer solo per citarne alcuni.

sala del CIAC
Centro Italiano Arte Contemporanea, allestimento collezione permanente – Ufficio stampa Ciac
 
LA CULTURA A FOLIGNO
 
Ricordiamo che la città di Foligno è culturalmente nota per personalità artistiche come Nicolò Alunno, maestro della scuola quattrocentesca di pittura detta “folignate”, ma anche per essere la città Natale di Giuseppe Piermarini. Foligno conserva infatti l’intero corpus dei disegni del celebre architetto e urbanista.

Inoltre la Prima Edizione a stampa della Divina Commedia venne pubblicata proprio a Foligno nel 1472. Nel colophon di questo primo libro stampato in lingua italiana erano indicati i nomi degli stampatori, ovvero Johannes Numeister ed Evangelista Mei, abitante della città.

opere esposte al CIAC
Centro Italiano Arte Contemporanea, allestimento collezione permanente – Ufficio stampa Ciac
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