Pittorescamente incastonato nella Val Nerina, attraversato dal fiume Nera che lo divide in due borghi, Ferentillo è un paese della provincia umbra di Terni che vanta un museo davvero particolare. Un museo che, tra sacro e profano, inquietudine e curiosità, espone le mummie degli abitanti del paese antico. Intitolato semplicemente Museo delle Mummie di Ferentillo, ha una storia davvero particolare, perché è nato in maniera del tutto naturale. Gli abitanti infatti non sono stati mummificati appositamente: è stata la natura a provvedere di conservarli. In maniera talmente perfetta che alcuni di loro hanno ancora la barba.
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Con l’editto Napoleonico di Saint Cloud, divenne legge l’obbligo di seppellire i defunti fuori dai centri abitati. Ecco che iniziò l’esumazione dei morti, che nel caso di Ferentillo venivano deposti nella cripta della Chiesa di Santo Stefano, realizzata nel '500. I lavori di riesumazione lasciarono tutti sbalorditi: molti dei corpi non si erano affatto decomposti, anzi, alcuni di loro portavano ancora abiti perfettamente intatti. Altri avevano ancora pezzi di pelle, unghie, barbe, capelli. Una mummificazione perfetta, che avvenne grazie alle condizioni naturali ideali dovute al tipo di terreno, ai microorganismi presenti, alla ventilazione, alla temperatura. La cripta aveva fornito l’ambiente ideale per conservare i defunti del paese.
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Purtroppo, nel periodo successivo alla scoperta, l’incuria portò le mummie a deperire, fino a che si decise di fare della cripta stessa un museo per conservarle. Museo che ad oggi, è uno dei più curiosi ed interessanti d’Italia. Espone 24 mummie umane, oltre a centinaia di teschi. Grazie alle ricerche negli archivi locali e i racconti tramandati oralmente si è cercato di risalire alla storia di alcuni ‘personaggi’ – storia non certa, ma pittoresca. Oggi sono gli ignari protagonisti del percorso museale: la fanciulla morta di parto con il suo bambino, l’avvocato del paese ucciso da una pugnalata, due soldati napoleonici, una coppia di sposi cinesi colpiti da malattia durante il loro viaggio di nozze in Italia. Si tratta di morti appartenenti ad epoche diverse, che coprono circa 4 secoli di storia di Ferentillo.
Un museo davvero curioso: per tutte le informazioni relative alla visita, cliccate qui.