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Pisticci attrazioni, Basilicata itinerario romantico

Pisticci, lo scorcio più romantico della Basilicata

La località in provincia di Matera si offre alle coppie di innamorati con un luogo particolare perfetto per scambiarsi promesse d’amore

Scorcio della terrazza del Melograno di Pisticci<br>
© Pisticci.com
Terrazza del melograno, Pisticci
Quando si parla di Basilicata il pensiero vola subito ai Sassi di Matera o al mare di Maratea, ma l’intera regione è costellata di luoghi incantevoli poco conosciuti che vale la pena scoprire, anche per un fine settimana romantico. Pisticci, ad esempio, si può rivelare una vera sorpresa, con il colore delle sue viuzze, bianco, e le tegole rossicce che ricordano i piccoli borghi andalusi. Il comune in provincia di Matera è composto da diverse frazioni e sono numerose le sue attrazioni, ad incominciare dalla Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo, in stile romanico rinascimentale, con tetto a doppio spiovente e pianta a croce latina, che al suo interno ospita cappelle, altari barocche e tele. C’è poi la Chiesetta dell’Annunziata, l’antica porta del paese e il Castello di San Basilio, costruito come masseria fortificata intorno al VII secolo, che divenne feudo normanno assumendo sempre più le caratteristiche di un castello con la costruzione del torrione centrale.

Cuore del borgo è Piazza Umberto I, da dove si susseguono una serie di piazze e palazzi storici, tra cui Palazzo De Franchi in stile rinascimentale, caratterizzato da un bel loggiato e da un imponente portale, e il Palazzocchio, che ospitava un archivio del Cinquecento. C’è un luogo, però, particolarmente indicato per una passeggiata con il proprio innamorato che si trova sulla seconda parte di Corso Margherita, a due passi da piazza S. Antonio Abate e dalla fontana monumentale: è stato battezzato il "Terrazzo del melograno". Si tratta di un'opera firmata dall'architetto Vittorio Vitelli che ne ha curato i lavori nei minimi particolari: è una suggestiva piazzetta a due  livelli, non più grande di una cinquantina di metri quadri, ornata di archi e da splendidi disegni a muro, opera delle artiste sorelle Maria Teresa ed Ermelinda Romeo, che rappresentano uno scorcio dell’abitato ornato con fiori e frutti di melograno che hanno dato nome allo scorcio.

Non a caso le coppie di innamorati sono ispirate dal rosso rubino del melograno, simbolo della piazzetta, per trovare maggior slancio da dedicare al loro amore. Il melograno è infatti simbolo di fertilità, abbondanza, rinascita ed unità. I greci veneravano quest'albero perché caro a Giove e Giunone e le spose romane usavano intrecciare i capelli con rametti di melograno e tuttora le spose turche prima del si, usano sbattere a terra il frutto di questa pianta per sapere in anticipo il numero dei figli che avranno. La pianta e il frutto è anche simbolo di unione e non stupisce che abbia dato il nome a questa piazzetta, meta ideale anche per godere dell’eccezionale panorama che offre la silenziosa valle del Cavone in tutta la sua bellezza, per spaziare fino al mar Jonio e alla catena montuosa del Pollino.

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