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Valsinni, in Basilicata il borgo della poesia

Il piccolo paese in provincia di Matera è stato teatro di uno degli episodi più romantici e struggenti della storia della Basilicata

Borgo di Valsinni di notte<br>
©L’Eco di Basilicata
Castello di Isabella Morra, Valsinni
Ha una grande storia da raccontare il borgo di Valsinni, in provincia di Matera, un paesino situato nella valle del fiume Sinni dove i vicoli medievali ai piedi del Castello di Morra sono collegati da particolari passaggi coperti a volta, chiamati gafii, e il parco cittadino è dedicato al suo personaggio più illustre, la poetessa Isabella Morra figlia del feudatario del Castello. Proprio intorno all’antico maniero, che risale ad una preesistente fortificazione dei primi anni dopo il 1000 e dove sono visitabili alcune stanze che conservano l'arredamento interno dell'epoca, si sviluppa la parte storica del paese in cui si trova anche la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, anch’essa ricostruita su una precedente struttura di epoca medievale.

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Con il suo Parco Letterario Valsinni si propone come meta di autentica scoperta per tutti coloro che vogliano trovare l’occasione giusta per vivere emozioni uniche, magari in coppia, lasciandosi trasportare dagli incanti poetici del luogo attraverso le piccole viuzze che si snodano tra i palazzi antichi e gli angoli suggestivi che attendono solo di essere esplorati. La piccola località lucana, quasi sperduta ai più, si svela pian piano con la sua struggente storia, essendo stato teatro di uno degli avvenimenti più romantici della regione. La sua protagonista, Isabella Morra, visse qui una vita infelice e turbata da assidui distacchi e privazioni affettive, con il padre che la lasciò quando aveva solamente otto anni e la madre che soffriva di nervi e che trascorreva buona parte delle giornate rinchiusa nelle sue stanze. Ecco come Isabella si isolava nel suo mondo grazie alla poesia e alle amate letture, passione che si rivelò per lei fatale, in quanto un suo educatore di nome Torquato, notando in lei l’amore per la letteratura e la poesia, le favorì una relazione epistolare con un cavaliere e poeta spagnolo, Diego Sandoval De Castro, marito della nobildonna Antonia Caracciolo, amica della stessa Isabella.

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L’innocua ma fitta corrispondenza epistolare tra i due alimentò le maledicenze locali e fu cosi che i fratelli della poetessa attuarono la tremenda vendetta: De Castro fu brutalmente assassinato e anche la stessa Isabella trovò la morte per  mano dei suoi fratelli, a 25 anni e senza nessuna colpa. La sua triste storia è racchiusa nei componimenti poetici rinvenuti in seguito alla sua morte, che constano di dieci sonetti e tre canzoni. Il Parco Letterario di Isabella Morra, meta aperta tutto l’anno ma che in estate si anima con spettacoli teatrali, musiche, mostre d’arte e d’artigianato, visite guidate al castello e  itinerari ispirati alla vita e ai versi della giovane Isabella Morra, è il luogo ideale per decantare le poesie di questa voce femminile del Cinquecento che ancora riecheggia tra le mura del castello di Valsinni.

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Fu Benedetto Croce che rivalutò l’importanza della storia di Isabella Morra, spaccato del suo tempo e della sua terra, e la sua poesia che, come afferma lo stesso filosofo, contiene quell'immediatezza passionale e quell’abbandono al sentimento che sono la virtù della migliore poesia femminile. Proseguendo poi la visita attraverso i vicoli del borgo è facile incontrare i cantastorie che narrano proprio le vicende della “poetessa triste”, regalando ancora più suggestioni assieme alle luci fioche e alle straordinarie vedute che si aprono agli occhi di chi intraprende un vero viaggio nel tempo in questo gioiello della Basilicata. Viaggio che continua a soddisfare anche il palato mentre si assaporano le prelibatezze locali, magari alla Beccheria del Feudo (Via Mentana 10) che rende omaggio all’eccezionale cucina lucana in una location dall’atmosfera indimenticabile.

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