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A Loro Ciuffenna per il più antico mulino della Toscana

Scopriamo cosa rende unico lo storico borgo in provincia di Arezzo

Veduta
©iStockphoto
Veduta panoramica
Tra il fiume Arno, che racconta storie dei tempi lontani, e le colline morbide che preparano gli occhi all’imponente montagna del Pratomagno, si adagia il borgo di Loro Ciuffenna, uno dei meglio conservati e caratteristici della zona compresa tra Firenze ed Arezzo, essendo inserito in una delle aree geografiche più belle della Toscana. Questa piccola località che vanta stradine pittoresche e ricche di suggestioni è una destinazione ideale anche per gli appassionati motociclisti, che da qui possono intraprendere curve panoramiche immergendosi in atmosfere autentiche. Si rimane infatti incantati dagli scorci paesaggistici che offre Loro Ciuffenna, meta perfetta per chi è amante delle foto.

Scorcio panoramico / ©iStockphoto

Particolare è l’origine del nome, in quanto Loro deriverebbe dalle piante di alloro e la parola Ciuffenna è in riferimento al fiume che divide la città in due e che fornisce energia ai numerosi mulini e frantoi la cui presenza è una delle peculiarità della zona. E’ qui, infatti, che si trova il più antico mulino ad acqua della Toscana ancora in funzione: costruito intorno all’anno 1000 ai margini di un orrido sul torrente Ciuffenna a cui vi si accede scendono per la Via del Mulino dalla piazza principale, oggi è un piccolo museo che conserva 3 macine in pietra attivate per mezzo di un ritrecine, ovvero l’albero centrale su la cui estremità si trovano le pale che ne consentono il movimento sfruttando lo scorrere dell’acqua. Interessante è scoprire che le tre macine avevano ognuna una funzione diversa: una serviva per il grano, una per il granturco e l’altra per le castagne. In bella mostra c’è anche il buratto che consente il setaccio della farina dai vari derivati come la crusca, il tritello ed il farinaccio. Da non lasciarsi sfuggire l’affaccio da una piccola finestra che regala scorci suggestivi sul torrente dove svetta l’antico ponte.

Il Mulino di Loro Ciuffenna / ©iStockphoto

Attraversando il ponte ci si trova di fronte alla porta dell’Orologio, porta di accesso che conduce nel cuore del centro, dove una strada principale che si distende da est ad ovest culmina con una seconda porta. Tra gli edifici da ammirare vale la pena visitare la Chiesa di Santa Maria in frazione Faeto, di epoca tardo medievale, e quella di San Biagio al Borro, che conserva ancora la struttura originaria romanica sebbene alterata da trasformazioni otto-novecentesche. La chiesa di Loro Ciuffenna dedicata a Santa Maria Assunta è posta invece in alto nel paese: in origine il sacro edificio era la cappella gentilizia dei Guidi ed era situata all'interno del castello. I Conti la mettevano a disposizione del popolo, tanto che già nel 1275 è citata come parrocchia. Durante il XIV secolo il borgo conosce un intenso sviluppo con il conseguente aumento della popolazione e la cappella gentilizia non basta più: si provvede quindi ad un forte ampliamento che va ad inglobare anche una torre delle mura del castello. Oggi la chiesa si presenta a navata unica con il tetto coperto a capriate ed ospita diverse opere d'arte di vario periodo e tipologia.

La Torre dell'Orologio / ©iStockphoto

Non mancano altre attrazioni come il Santuario della Madonna dell’Umiltà del 1604, appena fuori paese, una grande chiesa a croce latina costruita nel Seicento per ospitare un'immagine della Vergine ritenuta miracolosa e per questo particolarmente venerata, e le tante pievi che sono state edificate lungo il percorso dell’antica Via Clodia, testimonianze di pellegrinaggi. Ecco quindi la Pieve di San Giustino e quella di San Pietro in frazione di Gropina, una delle più affascinanti di tutta la Toscana poiché comprende l’antica chiesa paleocristiana e quella longobarda, un prezioso pulpito decorato con immagini a bassorilievo e splendidi capitelli dall’influenza provenzale.

La Pieve di San Pietro / ©Di Vignaccia76 - PD self, CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons

Tornando al borgo da non trascurare è la visita al Museo Venturino Venturi, allestito all’interno del Palazzo Comunale che domina la piazza principale cosi come la Basilica di Nostra Signora che si trova invece nella parte più orientale del paese, nella cui Cappella della Misericordia è custodita la Pietà di Carlo Portelli della seconda metà del Cinquecento. L'edificio governativo ospita diverse opere di artisti contemporanei, oltre a sculture e bozzetti di Venturino Venturi, nato a Loro Ciuffenna nel 1918. Famoso in tutto il mondo per i suoi schizzi, dipinti e persino opere in ceramica, è ricordato soprattutto per la sua Piazzetta dei Mosaici all'interno del Parco di Pinocchio a Collodi. C’è poi un’altra particolarità che rende Loro Ciuffenna un luogo da non perdere, ovvero quelle formazioni collinari che viaggiano intorno all’Arno e fanno da preludio alla catena montuosa del Pratomagno: si chiamano Balze ed è facile intuire perché. Sono costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate, alte fino a cento metri ed in successione di forme diversificate che offrono scenari panoramici di grande impatto visivo anche perché si ha l’impressione che davvero balzino in un ballo naturale. La vera chicca è sapere che le Balze hanno fatto da sfondo per La Gioconda di Leonardo Da Vinci. Queste sinuose cime montagnose sono conosciute anche come "le Dolomiti di sabbia" e sono state dichiarate "Area naturale protetta di Interesse Locale". 
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