Partiamo da qui: la 'Casa' del pontefice. Ricostruita in buona sostanza negli studi di Cinecittà (per le ovvie difficoltà a portare il set nella Città del Vaticano) "in scala reale, circa 40 metri per 15 fino all’altezza di cinque metri e anche di più laddove era importante non interrompere i dipinti", come aveva raccontato la scenografa Ludovica Ferrario.
Analogamente impossibile penetrare nei viali più segreti - anche quelli della residenza estiva di Castel Gandolfo - i giardini sono stati ricostruiti componendo scorci della splendida Villa Doria Pamphilj (e Casino dell’Algardi), ma anche dell'Orto Botanico, di Villa Piccolomini e della Villa Lante a Bagnaia…
Il cosiddetto Museo di Roma ha prestato i propri interni niente meno che per gli appartamenti papali, bagno compreso. Per le scene della scala dalla quale si accede alla Sala del Papa, invece, ci si è spostati nel vicino Palazzo Venezia.
Altro luogo chiave è senz'altro il 'confessionale', per il quale si è arrivati in cima al Colle dell'Aventino. Uno dei punti più magici della Capitale, per l'atmosfera che vi si respira, il panorama che si gode e le splendide chiese, come la Sant’Anselmo all’Aventino scelta per le riprese in questione.
Una delle poche location 'reali' dei dieci episodi della serie, già confermata per una seconda stagione, è l'hotel della centralissima via Cavour, a due passi dai Fori Imperiali e dal Colosseo. Dalla cui terrazza si può godere una splendida vista della Suburra sottostante.
Se la facciata della Basilica di San Pietro è stata ricostruita a Cinecittà, però, per gli interni si è passato il Tevere. Per arrivare nei pressi di Campo de' Fiori e Largo Argentina, al Monte di Pietà, la cui Cappella circolare è stata utilizzata per molte scene girate in una di quelle della più grande delle quattro basiliche papali di Roma.