La neo-eletta Capitale della Cultura europea per il 2019 si svela nei suoi dieci punti forti, quei gioiellini che hanno fatto di questo luogo straordinario una delle città più amate d'Italia dagli stranieri e non solo.
La visita a questa magica città della Basilicata comincerà sicuramente tra i famosi Sassi, tra i quali vi consigliamo il Sasso Caveoso. Scavato nella roccia calcarea e strutturato su più livelli, è caratterizzato dai terrazzamenti e della scalinate che li mettono in collegamento.
Simile al quartiere caveoso per le sue grotte abitate, il Sasso Barisano si distingue per le facciate degli edifici, più curate e dettagliate. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che questo fosse, un tempo, il quartiere ricco della città.
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Risalente al XIII secolo, la Cattedrale di Matera rappresenta uno dei più importanti esempi di stile romanico-pugliese,con òa facciata principale caratterizzata da un rosone a 16 raggi sormontato dall'arcangelo Michele e, in basso, da un portale a tutto sesto con una statua della Madonna della Bruna. Perfettamente inserita nel panorama della città, vi permetterà di immergervi nella sua atmosfera particolare.
Sotto i sassi e le cave, la città si specchia in un sistema di raccolta delle acque che ha del sorprendente. Questo complesso acquedotto parte dalla collina di De Montigny, dove oggi sorge il castello Tramontano, e attraversa, dall'altro verso il basso, tutto il centro storico.
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Perfettamente conservata sia all'esterno che all'interno nella sua originaria architettura romanica, la Chiesa di San Giovanni Battista è una delle più importanti della città. La sua costruzione fu terminata nel 1233, ma nel '400 fu completamente abbandonata poichè si trovava fuori dalle mura cittadine, in un luogo ritenuto pericoloso. Fu solo due secoli dopo, nel 1610, che tornò in vita grazie alla costruzione del vicino ospedale.
A pochi chilometri dalla città, presso la Gravina del Picciano, si trova la Cripta del Peccato Originale, scoperta nel 1963 da un gruppo di studiosi incuriositi dal racconto di un pastore della zona che aveva raccontato di una “grotta con 100 fotografie di santi” dove aveva dormito da piccolo, quando faceva il pastore. In seguito al restauto, ora al suo interno si può ammirare un ciclo di affreschi, risalente all'VIII-IX sec. e ispirato ai primi capitoli della Genesi, che costituisce un unicum nel suo genere, tanto da spingere alcuni storici dell'arte a definirla entusiasticamente “la cappella Sistina dell'arte parietale rupestre”.
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Un'esperienza interessante da fare a Matera consiste nella visita di una casagrotta arredata secondo la tradizione prtecedente la legge speciale De Gasperi che fece sfollare le abitazioni nelle cave. All'interno troverete quanto occorreva alle famiglie materane di un tempo per condurre una vita secondo costume.
Recatevi, infine, sulla rupe del Monterrone, sulla cui parte alta si trovano le chiese rupestri di Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone. Con i loro affreschi originali e le grotte di comunicazione scavate nella roccia, sono a tutt'oggi due tra i luoghi più particolari della Basilicata.