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Viterbo, passeggiata tra le fontane storiche

Alla scoperta delle fontane più belle della città laziale la cui caratteristica è la tipica forma a fuso

Viterbo fontana
©iStockphoto
Fontana del Palazzo dei Priori di Viterbo
Tour inedito quello che porta a scoprire un altro volto della bellissima città laziale: si tratta di una passeggiata tra le fontane che, nel corso dei secoli, sono arrivate sino a giorni nostri. Viterbo, una volta, era infatti conosciuta come la Città dalle Cento Torri e dalle Cento Fontane. Sono tante quelle di notevole rilievo storico ed artistico e vale la pena scoprirle. Una delle più antiche fontane cittadine, nella tipica forma a fuso, è quella di Piazza della Morte: si tratta della Fontana di San Tommaso, databile intorno alla metà del XIII secolo, conosciuta anche come Fontana della Morte perché apparteneva alla Chiesa di San Tommaso dove aveva sede la compagnia della Buona Morte che assisteva i moribondi e provvedeva alla loro sepoltura. In Piazza Dante Alighieri la Fontana di San Giovanni in Zoccoli, anch’essa con il nome che deriva dalla chiesa che le sorge a fianco, si presenta a fuso in vasca circolare con quattro bocchettoni dove si ammirano le facce di leone.

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Tipica forma a fuso anche per la Fontana di San Faustino, di fronte all’omonima chiesa nell’omonima piazza: la vasca circolare risulta rialzata di 5 gradini rispetto alla strada ed anche qui quattro lunghi bocchettoni escono dalle teste di leone che alimentano la fontana. In corrispondenza delle cannella, sul fondo della vasca, quattro blocchi di peperino permettono di appoggiare i recipienti per raccogliere l’acqua. In Piazza della Crocetta, di fronte alla Chiesa di Santa Maria in Poggio, la fontana è sormontata da una scultura che rappresenta un miracolo di Santa Rosa: tradizione vuole che la santa venisse qui ad attingere acqua e che un giorno raccolse i cocci di una brocca che si era rotta ad una compagna e li ricompose miracolosamente. La Fontana di Pianosarano, rifacimento di quella distrutta nel 1376, si diversifica dalle altre a fuso di Viterbo per la parte centrale ad edicola esagonale: colonnine tortili sostengono le facce con archetti trilobati e contengono cinque figure di leone e un volto umano.

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Per molti  la più bella fontana di Viterbo è quella in Piazza Grande. E' costruita su una vasca a forma di croce greca da cui si innalza una colonna ornata da quattro pilastrini ottagonali che emergono terminando in forma piramidale: ognuno tiene un braccio pentagonale trasversale che esce dalla bocca di quattro teste di leone scolpite nel fusto centrale, con cinque fuoriuscite d’acqua. La Fontana della Rocca è tra i monumenti più conosciuti della città: la sua costruzione risale al Medioevo, ma fu rimaneggiata nel Quattrocento e sostituita nel Cinquecento da una nuova costruzione disegnata dal Vignola. La struttura ottagonale dell'opera è arricchita da una gradinata che conduce a una vasca, anch'essa ottagonale, sormontata da due vasche concentriche; sulla sommità della fonte è collocato il giglio dei Farnese.

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