Sono talmente caratteristiche da essersi meritate il riconoscimento dell’UNESCO: le ville venete, capolavori di architettura, arte e storia, sono un patrimonio preziosissimo per il territorio. In particolare quelle concepite dal genio di Andrea Palladio, icona dell’architettura italiana che ha letteralmente plasmato il nord-est. Difficile eleggere la più bella, o la più importante tra le ville venete. Ma certamente si può fare una classifica delle più grandi. In questo caso, salirebbe sul podio Villa Contarini, immensa reggia che domina la pittoresca piazza di Piazzola sul Brenta.
Ci troviamo tra Padova e Vicenza, in pieno Patriziato veneziano. Villa Contarini fu fatta edificare dalla nobile famiglia che le diede il nome, e già all’epoca era una delle residenze più grandi d’Europa. Il suo corpo centrale risale al 1546, e fu concepito presumibilmente da Andrea Palladio (esistono dei dubbi al riguardo). Costruita sui resti di un precedente castello, la villa rimase una dimora rurale fino alla seconda metà del Seicento, fino a quando fu ulteriormente allargata raggiungendo il suo massimo splendore grazie alla volontà di Marco Contarini.
Il complesso architettonico è imponente, lungo ben 180 metri, e abbraccia visivamente la grandiosa piazza semicircolare su cui affaccia, non prima di aver superato un pittoresco parco, che attualmente viene utilizzato per manifestazioni culturali e di intrattenimento, e i canali che la circondano. La villa stessa viene utilizzata per esposizioni d’arte e fiere, ed è visitabile nei suoi meravigliosi interni, le sale barocche, gli ambienti affrescati, l’auditorium, e naturalmente il suo giardino ricco di alberi secolari e sculture degne di un museo.
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