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Viaggio nel Medioevo: a Finale Ligure dal 25 Agosto

Un balzo all’indietro nei secoli nell’antico centro murato di Finalborgo, con vie e piazze popolate da cavalieri, mendici, giullari, musici e arcieri

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Personaggi in abiti medievali
Superate le Porte del Borgo tutti i sensi saranno investiti e coinvolti: bandiere colorate, festoni, antiche insegne, musica celtica, araba e scozzese, giochi di spada e di fuoco, arcieri e cavalieri, antiche osterie, botteghe e artigiani; spezie e profumi arrivati da lontano, danzatrici rapite oltremare. Torna anche quest’anno, puntualissimo, il viaggio nel Medioevo di Finalborgo, antico centro murato di Finale Ligure e località fra le più ricche del savonese di edifici di interesse storico, entrata nel 2004 a far parte del Club dei Borghi più belli d’Italia.

Dal 25 al 28 agosto 2016 Finalborgo sarà infatti protagonista di un viaggio nel tempo che la riporterà al XV secolo, con botteghe e locande popolate da avventori in costume d’epoca, vie e piazze animate da dame e cavalieri, concerti di musica celtica medievale e spettacoli di giullari, giocolieri e mangiafuoco. L’evento è organizzato dall’Associazione Centro Storico del Finale, in collaborazione con gli attori della Compagnia internazionale Viv’Arte di Oliveira do Bairro (Portogallo).

Sarà anche quest’anno una manifestazione multilingue, un crogiolo di culture diverse, di arti, mestieri, musiche e danze, che si mescoleranno, come gli ingredienti di una pozione magica, in un “matraccio di pietra” ricco di storia e monumenti. Commercianti e artigiani colgono lo spirito della festa medievale e fanno rifiorire antiche botteghe: nella “Via del Mercato” i sapori locali si mescolano con i prodotti arrivata da Spagna, Portogallo e Francia; nella “Via delle Taverne” i ristoratori indossano i panni di antichi osti per rifocillare i viandanti; in Piazza del Tribunale, ribattezzata per l’occasione “Piazza dei portoghesi”, il fuoco arde di continuo e ogni curioso turista può cenare al fianco di Capitani di Ventura galiziani o di rozzi mercenari arrivati dal nord, e farsi immortalare con i falchi di Vale Formoso.

Non manca la tenda del deserto algerino, dove il the fumante alla menta si accompagna ai sensuali volteggi delle odalische. E poi la Locanda dei Cavalieri, dove la consueta cena medievale, curata in ogni dettaglio, viene servita dai Paggi del Marchese.

Immancabile anche il Marchese Giovanni Del Carretto con la sua sontuosa corte e la compagnia di ventura che lo segue in mille imprese, oltre i valorosi armati della “Compagnia del Finale”, che amano intrattenere e stupire gli ospiti mostrando il loro valore con giostre di spada per contendersi il pegno di una dama.

In piazza di Santa Caterina si svolgono ininterrotti spettacoli di giocoleria con acrobati greci e giullari toscani e umbri. E ancora mille personaggi: streghe, lebbrosi, mendici, indemoniati e prelati. Una sorta di nuova e moderna “lingua d’Oc” prende vita spontaneamente: spagnolo, catalano, portoghese, francese, italiano, finalese; al termine dei quattro giorni diventa normale e familiare una lingua non scritta, che parla davvero della Regione Europa e della sua storia. Un sogno lungo quattro giorni.

Un’occasione unica, dunque, per visitare questo delizioso borgo, la cui bellezza e ricchezza non può comunque sfuggire, indipendentemente dalla manifestazione: le mura medievali, la Basilica di San Biagio, gli antichi palazzi, la fortezza spagnola di San Giovanni, il complesso monumentale di Santa Caterina con i suoi Chiostri, l’oratorio de’ disciplinanti, l’auditorium. Il tutto sovrastato dal monumento che è il simbolo di Finale Ligure da otto secoli: Castel Gavone con la sua “torre dei diamanti”.

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