Una visita a Verona non può ridursi alle sue due attrazioni più emblematiche, ovvero l’Arena e il balcone di Giulietta, e alle piazze principali. La città veneta, infatti, è un concentrato di testimonianze storiche, artistiche e culturali che si svelano tra i suoi vicoli, i suoi palazzi e, non in ultimo, le sue chiese. Se San Zeno Maggiore è uno dei più grandi esempi dell’architettura romanica in Italia, la Chiesa di San Fermo Maggiore è una delle costruzioni religiose più interessanti ed originali della città. E’ infatti composta da due chiese connesse e sovrapposte l’una sull’altra in un unicum dove lo stile romanico si fonde in perfetta armonia con il gotico.
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Nel luogo in cui nel 304, secondo l'antica tradizione, subirono il martirio i santi Fermo e Rustico, il popolo di Verona costruì, nel V secolo, una chiesa in loro onore. Con l’arrivo dei Benedettini la chiesa paleocristiana venne demolita per far posto alla chiesa romanica su due piani: quella inferiore per custodirvi le reliquie e quella superiore per le celebrazioni con il popolo. Con l’avvento dei Francescani, nel 1261, venne trasformata la chiesa superiore e l'atrio antistante in quella che è la forma attuale, anche se nel corso dei secoli vennero aggiunti altari, cappelle e monumenti funebri. La facciata è divisa in due parti da una galleria d'archetti in parte cieca. La parte inferiore è in tufo e appartiene alla preesistente chiesa romanica; quella superiore è tipicamente gotica, con il suo rivestimento murario a fasce alternate di tufo e cotto, su cui si apre una grande finestra quadrifora. Il portale è tipicamente romanico e la porta bronzea è abbellita da ventiquattro formelle che raccontano la storia dei santi Fermo e Rustico.
L'interno dell'ampia chiesa superiore, a forma di croce latina, è a navata unica con cinque absidi e una serie di altari laterali. Il trecentesco soffitto ligneo è ornato da una doppia galleria di archetti su cui sono dipinti vari busti di santi. I dipinti e le sculture qui conservati coprono un arco di tempo che va dal XIII al XVII secolo: spiccano opere di Stefano da Verona, Domenico Brusasorci, Francesco Torbido, Battista del Moro, Liberale da Verona, Alessandro Turchi oltre che alcuni affreschi del Pisanello come l’Annunciazione e San Raffale e San Michele. Attraverso una porta nel transetto destro si scende nel chiostro romanico, dove una scala conduce alla Chiesa Inferiore. Anche in questo edificio la pianta è a croce latina, ma spartita su tre navate da numerose colonne e poderosi pilastri in pietra con capitelli medievali. Da notare la pietra dove, secondo la tradizione, furono decapitati i Santi Fermo e Rustico che si trova nel transetto di destra.