La Sardegna è una regione ad alto interesse archeologico, costellata com’è di testimonianze di un passato molto remoto che in alcuni punti si concentrano creando circuiti storico-culturali di grande interesse. Una delle aree archeologiche di maggiore rilievo è la cosiddetta ‘Valle dei Nuraghi’, in una porzione di territorio chiamata Logudoru Meilogu e situata a nord-ovest dell’isola, nella quale si contano i resti di oltre trenta nuraghi e una decina di 'tombe dei giganti'.
Interno di un nuraghe
LEGGI ANCHE: SARDEGNA ALTERNATIVA CON L'ARCHEOLOGIA MINERARIA
Numerose le testimonianze di insediamenti umani in questa zona, che cominciano addirittura dal Neolitico, anche se è tra l’età del Bronzo e l’età del Ferro che le tracce di civiltà si infittiscono: è quella che in Sardegna prende il nome di civiltà Nuragica, che ha lasciato in questa zona (e non solo) resti di villaggi, tombe, monumentali dolmen e costruzioni megalitiche. La maggior concentrazione di nuraghi si trova nella regione di Cabu Abbas, e si tratta di costruzioni mono-torre per la maggior parte anche se non mancano esempi di nuraghe bilobati e trilobati (con due o tre corpi strutturali). Tra i più importanti e maestosi dell’intera isola, il nuraghe Santu Antine, anche noto come ‘la casa del re’ (Sa domu de su Re), polilobato e il cui mastio centrale doveva misurare tra i 22 e i 24 metri in origine. Una vera e propria ‘reggia nuragica’, attorno alla quale sono stati rinvenuti i resti di un antico villaggio frequentato sino all’epoca romana. Delle ‘tombe dei giganti’ non rimane invece molto, ma in diversi casi è visibile una pianta nel terreno o si scorgono gli elementi caratteristici di questi monumenti funebri, come la stele di Sa Pedra Longa, o quella di Sa Pedra Covaccada con il dolmen Su Crastu Covaccadu. Questi sepolcri ospitavano sepolture collettive, senza distinzione di rango, e spesso venivano utilizzate come ossari.
Nuraghe Ruju
SCOPRI TUTTI I PIU' BEI MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE
Quella dei nuraghi invece è una storia ancora tutta da scoprire, che emana un incredibile fascino: ancora oggi gli archeologi sono discordi sul dare a questi edifici una funzione precisa. Si trattava di case, di edifici difensivi, di tombe, di luoghi sacri, o di osservatori astronomici? In tutta la Sardegna se ne contano migliaia ancora eretti - tra i 7.000 e gli 8.000 (alcuni dati riportano anche 9.000) - e sono assolutamente unici nel loro genere.
LEGGI ANCHE: LE ROVINE MOZZAFIATO DELLA SARDEGNA FENICIO-PUNICA