In provincia di Grosseto, Arcidosso è uno dei borghi più caratteristici a ridosso del Monte Amiata. Il suo centro storico è caratterizzato dalla presenza della Rocca Aldobrandesca, che fa apparire da lontano la città come una piramide. E’ famoso anche per la presenza di numerose chiese, come la Madonna delle Grazie, uno dei santuari più venerati della zona che ospita diverse opere d’arte di scuola senese. Interessante è la piccola Chiesa di Sant’Andrea ma anche la curiosa fontana neogotica in ghisa che si trova sulla strada che porta al borgo.
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In questo periodo, però, tradizione e bellezza si uniscono ad Arcidosso per celebrare le feste con Natale di Luce, un evento giunto alla sua quarta edizione che fino al 6 gennaio propone spettacoli, mercatini e arte e che vede protagonisti i ragazzi del paese. Sono stati infatti affidati ai bambini e ai ragazzi di Arcidosso la realizzazione degli arredi luminosi che rendono magica l’atmosfera nei giorni di festa. Per la precisione i ragazzi dell’Istituto tecnico Leonardo da Vinci hanno disegnato, progettato e realizzato le lumarie, in collaborazione con la Cooperativa Giovanile di Fernando Fanelli. I bambini delle terze, quarte e quinte elementari della scuola Vannini Lazzaretti, invece, hanno collaborato alla realizzazione delle immagini proiettate sulla Torre dell’Orologio attraverso un originale allestimento che prevede l’uso del video mapping. L’intervento dei bambini si inserisce in un progetto più ampio ideato e curato da Q2 visual, in collaborazione con Antica Proietteria, che oltre alla Torre dell’Orologio interessa anche le Fonti del Poggiolo, dove un mapping 3D ha trasformato la facciata di Palazzo Pastorelli avvolgendolo di luci e magia.
A questo si aggiunge la possibilità di pattinaggio su ghiaccio nella pista coperta ed ogni fine settimana è arricchito dai Mercatini di artigianato, dove si possono trovare i prodotti tipici di ogni genere. Il centro storico è stato trasformato nell’Antico Villaggio del Natale, dove sono stati ricercati ambienti del passato e dove si possono sperimentare attività della tradizione contadina e quelli che erano i giochi di una volta. Da non perdere, nella piccola frazione di Salaiola, “Presepi in rima”, un percorso all’insegna della poesia che si snoda tra le vie del paese e della campagna alla scoperta di singolari presepi, e le aperture straordinarie del Castello Aldobrandesco che ospita il museo del paesaggio medioevale.