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Le notti dell'archeologia

Toscana archeologica

Per un viaggio nel tempo sulle orme delle civiltà etrusca e romana, la manifestazione Le Notti dell'Archeologia appassiona non solo gli amanti del settore, ma anche chi abbia voglia di vivere incredibili suggestioni e scoprire itinerari della Toscana piuttosto inconsueti.

Toscana
C’è ancora tempo per poter godere della splendida iniziativa promossa dalla Toscana con l’Associazione Musei Archeologici della Toscana: "Le Notti dell’Archeologia", infatti, dura fino al 29 luglio e vale la pena rimanerne coinvolti.

Si tratta di aperture straordinarie notturne di musei e parchi, trekking archeologici, visite guidate, esposizioni, cene tematiche, conferenze, attività didattiche e una rassegna internazionale di cinema archeologico che hanno luogo in varie cittadine della regione: una grande festa dell’archeologia che mira a coinvolgere non solo gli appassionati del settore ma chiunque abbia voglia di vivere incredibili suggestioni.

Il tema dell’edizione di quest’anno ruota attorno alle Antiche vie dell’Etruria, alla scoperta delle antiche vie di comunicazione terrestri e marittime dell’antichità. Fiore all’occhiello sono i trekking archeologici, come quello del 22 luglio, dai Molini del Sodo, i grandi tumuli arcaici di Cortona, ai Molini della Val di Loreto, che va alla scoperta degli antichi mulini ad acqua, o quello del 28 che parte da Ruffignano fino a Poggioni, lungo la strada che collegava la montagna cortonese e la Valle di Chio.

Tra le visite guidate, Poggibonsi propone una visita notturna, a lume di fiaccola, agli scavi di Poggio Imperiale il 21 e 22 luglio. Cecina ha in programma due itinerari: quello Romano, un percorso a tappe in bici, cavallo e barroccio dalla torre di Vada, al quartiere portuale di S. Gaetano, alla villa e la cisterna di San Vincenzino per concludersi al Museo Archeologico di Rosignano con degustazione di antiche ricette, in calendario il 28 luglio; e l’Etrusco, dal Museo Guerrazzi all’insediamento arcaico di Casalvecchio fino alla necropoli di Belora, il 21 luglio.

Per quel che riguarda i musei archeologici tappa da non perdere è a Grosseto e Scansano, con la mostra “Le vie del sacro. Santuari e depositi votivi nella Maremma etrusca e romana” che presenta oltre cento oggetti votivi, principalmente terrecotte ma anche bronzetti, reperti risalenti al IV, III e II sec. a. C, che provengono da santuari rurali.

Al Museo Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia la mostra “Vetulonia e le altre. Le tappe del Commercio etrusco” evidenzia il ruolo di Vetulonia all’interno della complessa rete di scambi che si vennero a creare tra i centri dell’Etruria in età orientalizzante e arcaica.

Alle Terme di Massaciuccoli a Massarosa, dopo un lungo restauro, è tornato a nuova vita il mosaico con animali fantastici, databile alla seconda metà del I sec. d.C., parte dell’edificio romano scoperto nel 1932: realizzato con tessere bianche e nere, presenta una cornice a fasce entro cui sono raffigurati cavalli o capri marini, grandi calici con steli che poggiano su un tralcio di foglie d’acanto e al centro due coppie di delfini con le code intrecciate, ulteriore meraviglia di un incredibile percorso indietro nel tempo.

Informazioni
Tel: 055/  5978308
www.cultura.toscana.it/musei
www.archeologiatoscana.it
 

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