Il medioevo, con i suoi cavalieri, le dame e le regine, i castelli, e tutto l’immaginario fiabesco che attorno si è costruito, è un’epoca storica affascinante, che in Italia ha lasciato numerose tracce. Ma non a Torino: il capoluogo piemontese ha certamente qualche edificio che rievoca quell’epoca, ma pochi sono i palazzi conservati dal medioevo, pressoché nulle le case, sostituite dall’architettura barocca e risorgimentale. Pertanto, in occasione dell’Esposizione Universale tenutasi a Torino nel 1884, si decise di rappresentare il medioevo piemontese realizzando un padiglione davvero speciale. Tanto speciale che, al termine dell’evento, si decise di non abbatterlo: ancora oggi, il Borgo Medievale situato nel Parco del Valentino, sulle rive del Po, è uno degli angoli più caratteristici, pittoreschi, particolari della città.
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Sì, il Borgo Medievale di Torino non è realmente medievale. Probabilmente molti torinesi lo sanno, ma chi lo visita senza cognizione di causa può tranquillamente essere indotto in errore, data la fedeltà delle riproduzioni, interne ed esterne. Si tratta di un vero e proprio borgo, con abitazioni, botteghe, torri, vie e cortili, sovrastato da una grande rocca e cinto da mura merlate. Fu realizzato da un gruppo di artisti tra il 1882 e il 1884 su modello di numerosi castelli ed edifici realmente presenti in Piemonte e Val d’Aosta. Un percorso suggestivo che oggi costituisce un museo sui generis, visitabile attraversando la porta principale, il ponte levatoio e passeggiando tra le costruzioni accostate l’una all’altra come in un nucleo antico. Particolarmente pittoresche le botteghe artigiane, tra cui il forno, il laboratorio del maniscalco, l’ospizio dei pellegrini, la cartiera.
Tra gli edifici principali, la Prima Casa di Bussoleno, fine lavoro di edilizia, carpenteria e decorazione, ispirato alle abitazioni signorili della Val di Susa. La Casa di Borgofranco, che con le sue intelaiature in legno riprende le oggi rare (se non del tutto scomparse) costruzioni del canavese. L’elegante Casa di Avignana, decorata da finestre ad arco e capitelli. Ma forse il più minuzioso lavoro di riproduzione dell’architettura antica è quello della ‘Chiesa’, in cui ogni dettaglio è preso da esempio da altri edifici religiosi della zona. Ma è probabilmente la Rocca ad attirare maggiormente l’attenzione, la replica di una maestosa dimora signorile quattrocentesca con all’interno sale del trono, sala da pranzo, stanze private, prigioni sotterranee, e decorazioni tessili, corazze e armi in esposizione, mobili e suppellettili.
Una visita davvero particolare quella al Borgo Medievale di Torino, perché non solo permette di immergersi nella vita dell’epoca, ma consente anche di apprezzare lo studio, l’ingegno, la minuzia dei suoi progettisti. Per visite e informazioni cliccate qui.