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Da vedere a Bologna monumenti Museo Palazzo Poggi

Il museo dimenticato di Bologna

Palazzo Poggi ncustodisce uno dei più grandi musei storico-scientifici d’Italia ma in pochi lo conoscono

Palazzo Poggi interno sala 
©Elena Manente. Licensed under CC BY-SA 2.0 via Commons - 
Bologna: interno di una sala del Museo di Palazzo Poggi
Bologna è una di quelle città che non smette mai di stupire, ricca com’è di iniziative per tutti i gusti e di gioielli da scoprire e riscoprire. Per chi non sa accontentarsi dei canonici monumenti ammirati nei tradizionali circuiti turistici, ci sono luoghi che non in molti conoscono ma che celano tesori degni di nota. E’ il caso del Museo di Palazzo Poggi, nel cuore del vivace quartiere universitario, considerato uno dei maggiori musei storico-scientifici in Italia eppure ancora poco conosciuto. Noto anche come Museo della Specola, è costituito dalla ricomposizione dei laboratori e delle collezioni dell’antico Istituto delle Scienze, ovvero quella che fu la prima istituzione pubblica italiana dedicata alla ricerca e alla formazione scientifica, attiva nello stesso palazzo tra il 1711 e il 1799.

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Le sale dell' ex Istituto, in cui si insegnavano materie come l’astronomia e l’anatomia, ospitano anche capolavori della pittura cinquecentesca in area padana, come i dipinti murali di Pellegrino Tibaldi, Prospero Fontana ed Ercole Procaccini, poiché negli anni, oltre alla ricca strumentazione della quale disponeva, cominciò a raccogliere anche collezioni pittoriche: tra queste la wunderkammer di Ferdinando Crispi e la collezione di Ulisse Aldrovandi. Per visitare questo particolare museo si può seguire il percorso partendo dall'Aula intitolata a Giosuè Carducci e proseguire per le stanze che ospitano le collezioni di modelli di navi costruite dal XVI secolo in poi, per poi passare nei laboratori di fisica sperimentale e nelle stanze che espongono antichi preparati ostetrici.

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La struttura del Palazzo che ospita il Museo risale agli interventi cinquecenteschi di trasformazione e di ampliamento della casa acquistata alla fine del XV secolo dalla famiglia Poggi: fu grazie a Giovanni Poggi, potente ecclesiastico e figura eminente della curia papale, che venne ingrandito e abbellito a metà Cinquecento. Il progetto degli interventi prevedeva una struttura su due piani, caratterizzata da un'imponente facciata sulla via San Donato, quella che oggi è Via Zamboni, un atrio a una loggia porticata, lo scalone d'accesso al piano nobile. E’ proprio nel piano nobile che si trova oggi il  Museo e risale al 1726 l’ultimazione dei lavori dell’osservatorio astronomico, conosciuto come la Specola, mentre nel 1744 venne completata l’Aula magna della Biblioteca dell’Istituto delle Scienze, quella che oggi è la Biblioteca Universitaria, mentre in epoca napoleonica il palazzo ha ospitato la sede dell’Università dall’Archiginnasio. 
 
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