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Villa Barbarigo Giardini monumenti italia veneto

Padova: a Villa Barbarigo il più bel giardino d’Italia

Sui Colli Euganei si trova uno dei gioielli del territorio veneto visitato più dai turisti stranieri che italiani: quando un parco diventa una vera e propria opera d’arte

Fontana di Villa Barbarigo<br>
© Portale turistico per la promozione dei Colli Euganei
Giardini e fontana di Villa Barbarigo
Valsanzibio: potrebbe risultare complicato pronunciarla, eppure l’unica frazione del comune di Galzignano Terme, a poca distanza da Padova, ospita una vera e propria perla artistica che attira visitatori da tutto il mondo. Si tratta di Villa Barbarigo, che i più appassionati conoscono come la “piccola Versailles italiana” per merito del suo giardino storico, premiato come il più bello d’Italia nel 2003 e terzo più bello in Europa nel 2007. Il giardino monumentale e la villa furono disegnati da Luigi Bernini e sono stati fatti costruire nel XVII secolo da una delle storiche famiglie veneziane, i Barbarigo. Facile immaginare come il Doge di Venezia avesse eletto la villa a luogo di vacanza: tutto il complesso, fino alla metà dell’Ottocento, si poteva raggiungere tramite canali da Venezia, attraverso la valle di Sant’Eusebio.

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Il parco, che copre un’area di 15 ettari, è un raro esempio di giardino simbolico seicentesco che si presenta con un complesso  sistema di fontane tutte funzionanti. E’ considerato patrimonio nazionale e il suo giardino storico è annoverato tra i più importanti al mondo, meta di turisti che giungono soprattutto da Stati Uniti, Russia, Cina e Brasile.

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Attraverso il suo labirinto conservato perfettamente, e novantamila metri quadrati di piante di bosso, scherzi d’acqua, sculture in pietra d’Istria che punteggiano il parco, centinaia di alberi secolari e 300 diverse varietà di alberi, si può intraprendere un percorso sbalorditivo, che porta ad angoli oltremodo suggestivi e magici. Sono una settantina le statue con motti didascalici incisi sul basamento, opera di Enrico Marengo, scultore tedesco naturalizzato italiano che visse a cavallo del Settecento: tra queste le più famose sono la personificazione del Tempo, Endimione, Argo, Tifeo e Polifemo.

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Il parco è percorso da sentieri che conducono alle sedici fontane tra cui quelle dei Fiumi, di Eolo, dei Venti, al labirinto in bosso, a laghetti, peschiere, ruscelli e giochi d'acqua, alla galleria dei carpini e a piccole costruzioni. Il monumentale ingresso è un’elegante costruzione ricca di bassorilievi e statue, come quella di Diana-luna, dea della natura e degli animali selvaggi. Altri punti particolarmente interessanti da scoprire durante l’itinerario attraverso il giardino sono l’Arco di Sileno, la partenza per arrivare al labirinto geometrico dopo aver costeggiato il Bagno di Diana, la Fontana dell’Iride e la Peschiera dei Venti: questo labirinto in bosso rappresenta uno dei più estesi labirinti dell'epoca tuttora esistenti con il suo percorso di 1500  metri. La scalinata delle Lonze richiama i versi dell’Inferno di Dante mentre a caratterizzare la Fontana della Rivelazione sono le otto allegorie delle prerogative del giardino stesso.

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