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Cortina cosa fare in estate

Cortina all'insegna del turismo lento

Tutto quel che c’è da sapere per trascorrere una vacanza all’insegna del relax nella Regina delle Dolomiti

Cortina
©iStockphoto
Panomrama di Cortina di sera, in estate
Turismo lento, libero e rispettoso della natura: questa la proposta dell’estate 2020 di Cortina, meta privilegiata da sempre sia in estate che in inverno grazie alla moltitudine di attrazioni che offre. Sede delle gare di Coppa del Mondo e di Sci Alpino femminile da decenni, fa parte del Dolomiti Superski vantando ben 1200 chilometri di piste ed un un unico skipass. Ma non risulta essere solo il Paradiso per gli sport bianchi. Cortina è infatti una meta rinomata anche per lo shopping lungo le vie del centro con le sue boutique, i suoi eventi e i celebri punti di ritrovo, vetrina inimitabile di eleganza e stile. Le meraviglie continuano nelle esclusive SPA e a tavola con le proposte degli chef stellati, nei magnifici alberghi che offrono ospitalità di eccellenza venendo incontro anche alle famiglie con bambini piccoli. E in estate non è da meno, con tutte le meraviglie possibili che è in grado di offrire la montagna veneta con le magnifiche Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità. 

Scorcio di Cortina incorniciata dalle montagne

Cortina e le sue meraviglie
Dal 4 luglio la nuova cabinovia Tofana - Freccia nel Cielo (maggiori informazioni qui)  riparte per una stagione estiva dedicata al turismo slow e al gusto. Dal centro di Cortina d’Ampezzo si arriva a Col Druscié, che si trova 1.778 metri, in soli 8 minuti. E qui si apre un mondo di attività tra escursioni,  lezioni di yoga, conoscenza delle stelle visitando l’Osservatorio Astronomico Helmut Ullrich oltre alle esperienze che deliziano il palato come quelle al Ristorante Col Druscié 1778 o al Masi Wine Bar al Druscié. Nella splendida cornice della Tofana di Mezzo, la terza cima più alta delle Dolomiti con i suoi 3.244 m di quota, la nuova cabinovia Tofana - Freccia nel Cielo garantisce, grazie alle 47 moderne cabine che riprendono il trasporto dei passeggeri, di far vivere emozioni uniche con tutte le misure necessarie nel rispetto delle norme previste per la sicurezza. Vengono proposte attività su prenotazione all’insegna del turismo lento, di un autentico contatto con la natura e del gusto ad alta quota. 

La cabinovia Tofana-Freccia nel cielo 

Col Druscié è un luogo suggestivo per praticare lo “Yoga ad alta quota”: sono previste lezioni di yoga sulla terrazza del Ristorante Col Druscié 1778, il modo migliore per iniziare la giornata eseguendo un surya namaskara, il saluto al sole, seguite da una prima colazione tutta al naturale. Il paesaggio circostante si rivela inoltre ideale per un’esperienza di Forest Bathing, letteralmente un “bagno di foresta” per rientrare in contatto con la natura: l’iniziativa prevede un pomeriggio di immersione nel verde abbracciando un albero e cercando di percepirne la linfa vitale, per concludere con una speciale cena a Col Druscié. L’Osservatorio Astronomico Helmut Ullrich propone l’iniziativa“Alla scoperta del Sole”, permettendo a tutti i visitatori di Tofana - Freccia nel Cielo di ammirarne da vicino le caratteristiche, mentre la sera presenta le “Astrocene”, ovvero una visita guidata insieme ad un esperto di astronomia per scoprire i segreti del firmamento in abbinamento a piatti realizzati appositamente dal Ristorante Col Druscié 1778 e a vini di rinomate cantine. Il filone enogastronomici continua al Masi Wine Bar Al Druscié che, assieme al Ristorante Col Drusciè 1778, propone showcooking all’aria aperta immersi a 360° nel panorama delle Dolomiti e con vista su Cortina. Gli spazi esterni delle strutture, trasformati in quattro terrazze adibite alla ristorazione, permettono agli ospiti di scegliere tra un menu proposto dal ristorante a base di prodotti di qualità, da assaporare rigorosamente all’aria aperta e in un contesto paesaggistico unico.  

Scorcio del Ristorante Col Drusciè 1778

Tra natura e storia 
Sono presente ben 400 chilometri di percorsi segnalati, dovessi possono ammirare facilmente cervi, caprioli, volpi e tutta la flora protetta dello splendido paesaggio dolomitico. Diverse gite organizzate prevedono percorsi che, oltre all’incredibile bellezza paesaggistica, fanno sì che il visitatore possa conoscere le numerose leggende delle montagne dolomitiche, o anche solo le vicende storiche che qui si sono succedute. Dalla Via dei Dinosauri, un percorso all’interno del quale si vedono orme di dinosauri risalenti a 220 milioni di anni fa alla Via dell’uomo di Mondeval, al cui arrivo c’è una sepoltura databile intorno al 5.000 a.C.. Fiore all’occhiello nell’itinerario  storico di trekking è il Giro della Grande Guerra, un percorso lungo quasi 80 chilometri sulle montagne tra il Lagazuoi, le Cinque Torri e il Sasso di Stria che traspira aria di una delle pagine più cupe della nostra storia recente. Si può scegliere tra due diverse strade per chiudere il giro: una, conduce alle trincee delle 5 Torri; l’altra, al museo all’aperto del Piccolo Lagazuoi tra postazioni di mitragliatrici, postazioni di guardia, baracche dei soldati e testimonianze della Grande Guerra. Un altro famoso percorso da intraprendere a Cortina d’Ampezzo è quello denominato Passeggiata Montanelli, dal nome del famoso giornalista che amava percorrere i sentieri ampezzani, si dice, ogni mattina, con la partenza fissata dal Col Druscié.

A Cortina centro
Da Corso Italia si parte alla scoperta delle vie del centro di Cortina, con alcune tappe principali: la prima alla Basilica dei SS Filippo e Giacomo, uno dei luoghi di riferimento più conosciuti. Risalente alla seconda metà del Settecento, attrae soprattutto per il suo interno dove si possono ammirare pregevoli dipinti ed antichi altari in marmo e per il suo campanile di quasi settanta metri, simbolo cittadino, che sorge adiacente alla chiesa ed é visibile da qualunque punto della valle. Corso Italia è la via dello shopping per eccellenza, vero e proprio salotto: ricco di negozi di tutti i tipi, dagli articoli sportivi all’artigianato, dai prodotti alimentari tipici alle boutique di moda fino alle gioiellerie e ai caffè. Ci sono poi i musei da non perdere: il Museo Paleontologico R. Zardini, che propone la più grande collezioni di fossili delle Dolomiti e reperti storici della gente locale; il Museo Etnologico delle Regole d’Ampezzo (le Regole sono un antico ordinamento in cui si riuniscono i discendenti delle famiglie originarie, i Regolieri, con lo scopo di regolamentare il rapporto fra gli uomini e la natura e di permettere un uso rispettoso e collettivo del territorio naturale della valle) e la Casa de ra Regoles, uno degli edifici “civili” più importanti di Cortina d’Ampezzo, accanto al Comùn Vècio.

Sala del Museo Etnologico delle Regole d'Ampezzo di Cortina
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