La notte del 16 giugno per i pisani è la più bella dell’anno. E’ infatti dedicata a San Ranieri, il patrono della città, che viene celebrato con migliaia di lumini di cera che si accendono disegnando i contorni di palazzi, chiese, torri e ponti, proiettando la città in una suggestione unica, come sospesa in un’atmosfera magica. Ecco che i circa 100 mila lumini vengono posizionati in bicchieri di vetro incastonati in telai di legno dipinti di bianco, chiamati “biancheria”. Contemporaneamente quasi altrettanti lumini galleggianti vengono affidati alla corrente dell'Arno creando un incantevole gioco di luci e riflessi. Illuminazione diversa, invece, per Piazza dei Miracoli, dove padelle ad olio vengono collocate lungo i perimetri del Duomo e del Battistero e sulle merlature della Torre.
Leggi anche: Pisa, 5 itinerari nell'arte tra capolavori e sorprese
Non può mancare lo spettacolo pirotecnico che, intorno alle 23:30, incomincerà ad illuminare la Cittadella. I fuochi sono uno dei momenti più attesi: quest’anno saranno 7500 e verrano sparati dalle 12 chiatte disposte lungo l’Arno con uno show di circa 25 minuti. Oltre alla possibilità di acquistare prodotti tipici, oggetti di artigianato, dolciumi e alla possibilità di partecipare ai vari giochi organizzati tra le vie del centro, i passanti sono invitati ad eleggere attraverso una votazione il "Palazzo più bello", quello con i migliori giochi di luce. La tradizione della Luminara di Pisa affonda le sue radici nel Medioevo considerando il primo documento storico attestante la Luminara che risale al 1337. Andando avanti nei secoli si fa risalire la ricorrenza alla festa cittadina voluta nel 1688 da Cosimo III de’ Medici per celebrare la collocazione nella Cappella dell’Incoronata, all’interno del Duomo, dell'antica urna contenente il corpo di Ranieri degli Scaccieri, primo santo laico, morto nel 1161.
Cosimo aveva espresso la volontà di sostituire l’antica urna con i resti del santo con una più sontuosa e moderna. Proprio la trasposizione delle reliquie si rivelò l’occasione perfetta per dar vita a una memorabile festa in città, che ha dato vita alla nascita della Luminara. Da allora ebbe inizio la triennale illuminazione di Pisa che, dall'Ottocento in poi, prese l’antico nome di Luminara. La festa è stata proposta anche in occasione di altri avvenimenti particolarmente solenni, non necessariamente legati al culto del Santo Patrono. Ad esempio, un’edizione straordinaria è stata effettuata il 31 Dicembre 1999 per festeggiare in nuovo millennio.