Udine si svela agli occhi del visitatore tra i vicoli medievali e le sue architetture di stampo medievale. Le sue incantevoli piazze sono collegate da vie ricche di antichi e colorati palazzi, curati negozi e botteghe d’artigianato che si intervallano a caffè ed osterie storiche. E’ qui che si trova quella che è da sempre conosciuta come la più bella piazza veneziana sulla terraferma, ovvero Piazza della Libertà. Si tratta della più antica della città nonché cuore pulsante di Udine e punto di partenza della maggior parte degli itinerari turistici. Stupisce per il suo armonico complesso di edifici rinascimentali e si trova propria ai piedi del Castello.
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Nel Medioevo era conosciuta come Piazza del Vino poiché vi era il mercato dedicato, successivamente prese il nome di Piazza del Comune perché sede del Consiglio Comunale mentre nel 1550, con l’arrivo dei Veneziani, venne ribattezzata Piazza Contarena in onore di uno dei luogotenenti. Si arriva fino al 1886 con l’unificazione del Friuli all’Italia per intitolarla a Vittorio Emanuele II e solo dopo la Seconda Guerra Mondiale diventa definitivamente Piazza della Libertà. La sua elegante e sobria composizione architettonica rivela la matrice veneta. All’interno custodisce alcuni importanti monumenti tra cui la rinascimentale fontana del Carrara di epoca rinascimentale, una colonna con il leone marciano simbolo della Serenissima e una colonna con la statua raffigurante la giustizia, poiché anticamente nella piazza avevano luogo le pubbliche esecuzioni. Molto belle sono le statue del XVII secolo raffiguranti Ercole e Caco, chiamate dagli udinesi Florean e Venturin.
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Sulla piazza trovano affaccio i più importanti edifici di Udine, tra cui la Loggia del Lionello in stile gotico-veneziano rivestita con marmo bicorno bianco e rosa; la Loggia e il Tempietto di San Giovanni, quest’ultimo dedicato ai Caduti per la Patria; la torre dell’Orologio opera di Giovanni da Udine, sormontata dalle statue dei due mori che scandiscono lo scorrere del tempo battendo ritmicamente le ore e che per questo sono detti Huomini delle Ore e l’Arco Bollani progettato da Andrea Palladio, che si caratterizza per il suo rustico bugnato e il Leone Marciano in vetta e che conduce direttamente al Castello. Dal 1819, a metà strada della salita tra la Loggia del Lionello e l'Arco Bollani è esposto il Monumento alla Pace, voluto da Napoleone per commemorare la stipula del Trattato di Campoformido.