Cerca nel sito
Umbria. Terni, Manchester italiana

Terni, la Manchester italiana

La colata dell'acciaio è uno spettacolo paragonabile a quello dell'acqua sgorgante delle Marmore? La vocazione industriale di Terni suggerisce un nuovo modo di pensare al turismo. Nasce "l'archeologia industriale".

Terni
©CECILIA MARTINO
Davanti alla stazione di Terni passa non proprio inosservato un monumento sui generis. Si tratta di una enorme pressa da 12 mila tonnellate, utilizzata negli anni Trenta nelle Acciaierie di Terni che avevano sede proprio negli spazi dell’attuale stazione ferroviaria. Questa immagine simbolica riassume con grande effetto visivo la particolare fisionomia industriale di questa città umbra, la Manchester italiana. Città dinamica la cui storia, culturale e ambientale, è stata profondamente segnata dal grande boom industriale scoppiato nel secondo dopoguerra quando un’opera di massiccia ricostruzione ne ha modificato in gran parte la struttura urbanistica in concomitanza dell’arrivo della grande industria. Forte di questa sua spiccata vocazione industriale, che al primo sguardo poco si lega con l’immagine tradizionale dell’Umbria verde, oggi Terni diventa il fulcro di un progetto innovativo (promosso dall’ICSIM) che ha nome “archeologia industriale” e che coinvolge l’intera provincia. Di cosa si tratta? In due parole, della valorizzazione a fine divulgativo del patrimonio industriale ternano mediante un’opera di musealizzazione che apra al turismo percorsi alternativi, itinerari specifici in cui il filo conduttore è sì quello dell’industria ma indissolubilmente legato all’ambiente e ai paesaggi da cui l’attività industriale trae le sue risorse primarie, l’acqua in primis (elemento che ha il suo emblema più spettacolare nella Cascata delle Marmore, meta più ambita di ogni itinerario). Un ecomuseo all’aria aperta, dunque, in cui attrezzi da lavoro, fabbriche dismesse e quelle operanti, dighe e cantieri diventano le opere d’arte inserite in contesti ambientali assolutamente incontaminati, quelli dell’Umbria verde appunto. Volendo definire geograficamente il percorso di questo ecomuseo che permette di ripercorrere le vicende della storia industriale italiana dall’Ottocento ad oggi, si deve pensare a Terni e alla sua Conca dove confluisce quella che è stata definita la “fonte battesimale dell’industria ternana”. I fiumi Nera e Velino sono gli assi portanti dell’attività idroelettrica ternana, che ha il suo santuario operativo nella Centrale di Galleto (nella foto un particolare) contrassegnata dall’ordine gigante secondo il gusto monumentale dell’architetto Cesare Bazzani. Quello che evidentemente colpisce è il contrasto, sia visivo che metaforico se vogliamo, tra natura e artificio (la foto restituisce uno scorcio illuminante in tal senso), che contraddistingue in fondo tutte le grandi realtà industriali del mondo. Terni è una di queste e come tale può essere più o meno apprezzata, ma va scoperta con curiosità. Il paesaggio della conca ternana è significativo dell’occupazione del territorio operata dalle industrie, costellato da simulacri postmoderni a marcare anche simbolicamente questa vocazione industriale: dall’obelisco di Arnaldo Pomodoro all’incrocio tra via Lattes e via Guglielmi con via Turati e corso del Popolo, all’Hyperion di Agapito Miniucchi nel piazzale dell’acciaio, alle sculture in cemento di Eliseo Mattiacci nei Giardini Pubblici, alla Composizione di forme in corso Tacito di Umberto Mastronianni, e l’elenco sarebbe ancora lungo. Nella simbologia cittadina, l’acciaio e il rumore di fabbrica rivestono un ruolo importante, radicato nella storia, di cui ci sarebbe da scrivere intere pagine. Assistere a una colata dell’acciaio però rimane uno spettacolo che forse va visto almeno una volta nella vita, insieme a quello dell’acqua sgorgante delle Marmore. Acciaio e acqua. In fondo Terni si riassume così. Per informazioni turistiche della provincia di Terni e per le prenotazioni ondine: www.ditt.it
Saperne di più su CULTURA
Correlati per regione
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Altri luoghi da visitare
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati