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Siena artistica

Siena. Una giornata al museo

Forse non tutti i viaggiatori che sono stati a Siena hanno visitato il complesso museale di Santa Maria della Scala. Un luogo che raccoglie meravigliose opere d'arte, destinato a diventare lo spazio espositivo più grande d'Italia.

Siena museo
Nel luogo che ha dato i natali e ha curato tantissimi senesi, ora è l’arte a nascere e rinascere. Già, perché il Complesso Museale di Santa Maria della Scala era, fino a poco più di un decennio fa, un Ospedale. Sorto sulla via Francigena, proprio di fronte alla Cattedrale, costituì uno dei primi esempi europei di ricovero, con una propria organizzazione autonoma e articolata per accogliere i pellegrini e sostenere i poveri e i fanciulli abbandonati.

Oggi, il Santa Maria della Scala ha esaurito le sue funzioni sanitarie e, dopo un accurato restauro e recupero, sta aprendo al pubblico sempre nuovi spazi destinati ad attività museali e culturali. Dal 1995, ad esempio, è stato aperto un primo percorso museale delle parti più significative come il Pellegrinaio, la Sagrestia Vecchia con i dipinti di Lorenzo Vecchietta, la Cappella del Manto con la lunetta di Domenico Beccafumi, la Cappella della Madonna e la chiesa della Santissima Annunziata. Progressivamente sono stati restaurati e aperti nuovi ambienti come quelli del fienile medievale che ospita il cantiere di restauro della Fonte Gaia di Jacopo della Quercia, i suggestivi locali della Compagnia di Santa Caterina della Notte, il nuovo museo archeologico, nonché i nuovi spazi espositivi di palazzo Squarcialupi. I tre piani di questo grande edificio, sono stati destinati rispettivamente a bar e bookshop al piano terra, spazi per convegni e biblioteche al piano superiore, mentre l’ultimo piano è riservato ai grandi eventi espositivi.

Notevole è la grande sala del Pellegrinaio che fino agli anni Settanta del secolo scorso, serviva da infermeria. Quest' ampio vano è completamente affrescato, in prevalenza da pittori senesi del ‘400, tra i quali Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, e soprattutto Domenico di Bartolo con affreschi che visualizzano le funzioni ospedaliere e l'importanza che questo Ente aveva all'interno della società senese di quel tempo. Da visitare anche la chiesa di S. Maria della Scala che venne fondata prima dell'Ospedale stesso e poi inglobata all'interno di quest'amplissimo edificio.

Il museo, nella sua interezza, merita una visita lunga e approfondita perchè conserva integre le testimonianze di mille anni di storia. E’ difficile immaginare quante cose (e quanto ricche) siano racchiuse al di là del portone di ingresso. Una sintesi unica dove si confondono le immagini di civiltà etrusche, pellegrini stanchi, viandanti e malati, nobili signori, imperatori bizantini, bambini abbandonati e confratelli preganti. Una splendida ed armoniosa sintesi della città e della sua storia. La particolarità del Santa Maria della Scala, forse, è proprio questa: è un contenitore dove architettura, opere d’arte e storia raccontano una vita che continua senza interruzioni da mille anni. E che, senza interruzioni, è destinata a continuare e a crescere ancora per molto. Altra particolarità: il museo può essere visitato anche durante il restauro e, ad alcuni momenti particolarmente deliziati e suggestivi di quest’ultimo, il pubblico può anche assistere.
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