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Lazio In provincia di Latina a Sermoneta Cosa vedere

Sermoneta, suggestioni dalla Pianura Pontina

Il borgo laziale è un luogo sospeso nel tempo ricco di suggestioni che affascinano ogni visitatore

Veduta con castello
©iStockphoto
Sermoneta con il castello
Il territorio pianeggiante compreso tra Terracina, Anzio, il Circeo e i Monti Lepini è il famoso Agro Pontino del Lazio, ovvero quella zona che, negli Anni Trenta, è nata grazie alla bonifica delle paludi pontine. Siamo nella provincia di Latina, e proprio tra l’Agro Pontino e i Monti Lepini si adagia uno dei borghi più belli della regione, Sermoneta. Si tratta di una cittadina che sembra rimasta sospesa nel tempo, tanto sono suggestive le atmosfere uniche che avvolgono il visitatore. Passeggiare nel suo centro storico significa scoprire segreti e attrazioni da togliere il fiato, ad incominciare dalla strada tortuosa per arrivarci che sale direttamente dalla Pianura Pontina per arrivare al colle d’ulivi che fa da preludio alle poderose mura che abbracciano il pese e il Castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, utilizzato spesso anche come set cinematografico. Il centro storico ospita edifici e palazzi storici di notevole interesse e conserva intatto il suo impianto urbanistico medioevale con le case in pietra, le stradine a gradini e il succedersi di salite e discese. 

Veduta di Sermoneta / ©iStockphoto

Il Castello di Sermoneta è stato eretto nel Duecento dagli Annibaldi e risulta essere uno dei manieri meglio conservati d’Italia. Situato a 237 metri di altitudine si erge maestoso dominando l’intera pianura sottostante e nelle giornate più limpide, oltre al Promontorio del Circeo è possibile notare, all’orizzonte, anche le Isole Ponziane. La famiglia Annibaldi iniziò la costruzione di un’imponente rocca caratterizzata da una torre alta ben 42 metri, detta Maschio, e una torre più piccola chiamata Maschietto. La rocca fungeva da centro fisco e strategico dell’intera cittadina di Sermoneta e all’interno vi era anche la Chiesa di San Pietro in Corte edificata in Piazza D’Armi. Dopo aver ammirato il grande e splendido cortile dominato dal Maschio e avvolto dalle mura di cinta, si entra nelle Casa del Cardinale, l’unico edificio abitativo fatto erigere dalla famiglia Borgia all’interno del Castello di Sermoneta, caratterizzato da eleganti arredi e alcuni affreschi provenienti da Ninfa. Una scalinata porta ad una costruzione di due piani, chiamata mola, risalente alla metà del XV secolo: questo era il locale che ospitava le attrezzature per macinare il grano proveniente dal feudo. Poco più avanti troviamo le scuderie con il caratteristico soffitto a botte. La Sala dei Baroni è celebre per aver ospitato importanti eventi, cene e banchetti di gala. Da questo ambiente si accede alle camere da letto denominate Camere Pinte, dove si ammirano, ancora perfettamente conservati, alcuni affreschi della seconda metà del Quattrocento. Si continua la visita nelle sale dedicate alla servitù per ritornare al cortile e giungere alle cucine del castello dove ad attirare l’attenzione è la grandissima cappa del camino. Una volta usciti all’esterno vale la pena la passeggiata sui camminamenti di ronda e alle grandi torri del Maschio e del Maschietto. All’interno del Maschio si possono osservare gli ambienti dove era solito risiedere il signore del castello, con la camera da letto del primo piano arredata con mobili risalenti al XVI secolo, tra cui il bellissimo letto a baldacchino. La Rocca oggi è diventata un polo culturale che ospita diversi eventi.

Veduta di Sermoneta con il castello / ©iStockphoto

Capolavoro romano gotico cistercense è l’Abbazia di Valvisciolo, fondata da monaci ellenici nel XII secolo ma restaurata dai Templari nel secolo successivo ed occupata poi dai Cistercensi. La struttura comprende una chiesa a tre navate, con pilastri e colonne su entrambi i lati e pareti che non hanno alcun  tipo di affresco o decorazione. Una delle poche zone affrescate è l’interno della Cappella di San Lorenzo, con pitture realizzate nel XVI secolo, numerose effigi che rappresentano l’Ordine dei Templari e lo spettacolare rosone della porta d’ingresso. Dello stesso periodo dell’Abbazia è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, ubicata nell’omonima piazza all’interno del centro storico del borgo. Lo stile strutturale era tipicamente romanico ma nel corso dei secoli si sono susseguiti diversi interventi di ristrutturazione che hanno fatto assumere all’edificio un aspetto gotico. La chiesa è caratterizzata da un maestoso campanile alto 24 metri, decorato con mattoni e ceramiche pregiate. La lunetta del portale si fregia di uno splendido affresco del Quattrocento raffigurante la Vergine col Bambino e i Santi Pietro ed Epafrodite, realizzato da Pietro Colaberti da Piperno. L’influenza gotica è più incisiva all’interno, dove si manifesta nelle navate con archi a tutto sesto e nei pilastri laterali, ma soprattutto nelle pitture e nelle opere d’arte, realizzate nella seconda metà del XV secolo. Interno alla cattedrale l’Oratorio dei Battenti ospita il Museo Diocesano dove sono esposti cimili liturgici e numerosissimi dipinti. Altri musei interessanti di Sermoneta sono iquello della Ceramica, con materiale archeologico, e il Museo C’era una volta a carattere etnografico.

Esterno dell'Abbazia di Valvisciolo ©Di Itto Ogami, CC BY 3.0, Wikimedia Commons

Tra gli edifici di culto degni di nota ci sono anche la Chiesa di San Michele Arcangelo, una struttura unica costruita nell’XI secolo in cima a uno sperone roccioso sui resti di un vecchio luogo di culto pagano, e la Chiesa di San Giuseppe, patrono cittadino, che sorge all’ingresso del paese in cui, tra le numerose cappelle, spicca la Cappella Caetani. Nelle immediate vicinanze del borgo si trova invece il Convento di San Francesco, un maestoso complesso situato al termine di un percorso panoramico il cui chiostro quadrangolare presenta una sequenza di 28 lunette poste sulle campate, affrescate con le Scene della vita di San Francesco d’Assisi. Un luogo simbolo del borgo di Sermoneta è la Loggia dei Mercanti, un complesso di arcate realizzati nel XV secolo da un esponente della famiglia Caetani, Onorato III, con lo scopo di ospitare il consiglio cittadino dell’epoca. Ma oltre agli uffici vennero installati anche negozi, botteghe e le stalle per i cavalli, costituendo quindi una zona molto animata durante il giorno, che ancora oggi risulta uni dei luoghi più suggestivi di Sermoneta, con lo stile gotico, i giochi di luce ed ombre, lo spirito rinascimentale e la vivacità che da sempre lo contraddistingue.

Loggia dei Mercanti / ©iStockphoto

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