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Sciacca, carnevale

Sciacca come Bahia, magia del Carnevale

A Sciacca si parla di Carnevale tutto l'anno. All'arrivo dei fatidici giorni di festa, nell'allegra cittadina in provincia di Agrigento, è tutto pronto sino al dettaglio e ogni anno non finisce mai di sorprendere la superba realizzazione dei carri allegorici.

Sciacca
In Sicilia, in particolare a Sciacca, si parla di Carnevale tutto l’anno. All’arrivo dei fatidici giorni di festa, nell’allegra cittadina in provincia di Agrigento, è tutto pronto, sino al minimo dettaglio, e ogni anno non finisce mai di sorprendere la superba realizzazione dei carri allegorici. Sono loro i protagonisti del carnevale più antico d’Italia, oggi gemellato con quello di Salvador Bahia.

Ferro, carta, legno, tecnologia, passione e sacrificio, sono gli elementi indispensabili per la realizzazione di queste opere d'arte. Cento anni sono tanti per guadagnare in stile e professionalità e il carnevale di Sciacca ormai di esperienza ne ha da vendere. Nato intorno alla fine dell’Ottocento, il carnevale era un’occasione festiva per interpretare ruoli diversi da quelli abituali, mentre accanto a bellissimi carri allegorici, scorrevano per le strade della città fiumi di vino e pietanze tipiche.

Oggi la festività ha recuperato la sua antica tradizione – che ruota essenzialmente attorno alla maschera di “Peppe Nappa” – inserendola in un contesto moderno di sagace satira politica e di costume che fa sorridere e anche riflettere. Ad accrescere la spettacolarità del corteo mascherato ci sono, oltre ai carri trainati da animali dei primi artigiani, le imponenti strutture semoventi ed animate che hanno sostituito nel tempo le più fragili strutture in legno.

Ogni carro è legato ad un inno, ad un gruppo a terra e ad un copione: quest'ultimo, messo in scena al pari di un'opera teatrale da attori e dilettanti, sul palco di Piazza Angelo Scandaliato, rappresenta il momento più suggestivo ed emozionante della festa. Per questa sua caratteristica, che rende il corteo mascherato più simile ad un’opera globale che a una semplice sfilata, il carnevale di Sciacca coinvolge davvero tutti, dai comuni cittadini ai veri e propri artigiani professionisti, e poi musicisti, poeti, coreografi pittori, un team di artisti all’opera intorno all’allegoria prescelta.

Ad aprire le danze è “Peppe Nappa”, tipica maschera saccense che attraversa le vie del corso mascherato e con il suo inno invita la gente a divertirsi. Vera peculiarità di Peppe Nappa è la tradizionale distribuzione, a tutto il popolo partecipante alla festa, di caramelle, vino e salsiccia preparata sulla brace, gustoso retaggio del passato popolare e paesano della manifestazione.

Durante le giornate del carnevale si possono ammirare, tra gli altri, i minicarri, caratterizzati dalle dimensioni limitate e dall'assenza di copione. Il rogo è il momento finale, altamente scenografico, della manifestazione saccente. Il pupo raffigurante Peppe Nappa, staccato dalla piattaforma che lo aveva portato in giro per la città, viene collocato al centro della piazza A. Scandaliato, in attesa di essere bruciato. Decretato ufficialmente la fine della manifestazione, si dà inizio al rogo di Peppe Nappa, in un pirotecnico gioco di colori e fiamme.
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