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Sardegna nuraghe di Orroli

Sardegna: cosa rende speciali le nuraghe di Orroli

Il Nuraghe Arrubiu è uno dei più imponenti monumenti megalitici di tutto l'occidente europeo

Nuraghe Arrubiu
© Consorzio Turistico dei Laghi
Sardegna, Nuraghe Arrubiu di Orroli
Orroli, nella provincia del Sud Sardegna, ospita un centro storico ricco di palazzi e abitazioni che presentano tipici portali e corti campidani ed edifici religiosi tra cui spiccano la Chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire, la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di San Vincenzo Ferreri e la Chiesa di Santa Caterina. Poco distante dal centro storico si stendono gli splendidi laghi Mulargia e Flumendosa, due distese azzurre immerse nel verde brillante della campagna orrolese, punto di attrazione per numerosi visitatori appassionati di pesca sportiva e canottaggio. Ma ciò che rende questa località sarda famosa in tutto il mondo è il Nuraghe Arrubiu, il più imponente complesso monumento megalitico fra tutti quelli presenti nell'isola e fra i più importanti di tutto l'occidente europeo.

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Oggi il sito archeologico è divenuto un importante polo di attrazione turistica, dotato delle più moderne infrastrutture ricettive e didattiche. Il Nuraghe Arrubiu si è rivelato essere una delle più importanti testimonianze della Preistoria sarda nonché l'unico esempio di nuraghe pentalobato, originariamente sormontato da una torre alta circa 30 metri. E’ conosciuto anche come Il Gigante rosso data la caratteristica colorazione dovuta ai licheni che lo ricoprono: la struttura spicca sull'altopiano di "Su Pranu" e racchiude un bastione Pentalobato risalente al XIV secolo a.C. Esternamente è circondato da un antemurale dotato di 12 torri e ricopre, nel suo insieme, una superficie di 10.000 m². Il suo crollo è stato datato intorno al IX secolo a. C. per cause ancora non certe e rimase disabitato fino all’arrivo dei Romani che lo riadattarono alle loro esigenze.

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Sono stati ritrovati due laboratori enologici costituiti da due masconi e il materiale necessario alla pigiatura dell’uva. Presenta ancora ampi cortili interni, scale, accessi, corridoi e vani cipollati e nell’area circostante sono visibili ancora i resti di numerose capanne. Nella camera della torre centrale la falsa cupola è ancora integra e misura quasi 10 metri di altezza per 5 di diametro, con tre nicchie che si aprono ai due lati. Nel cortile centrale si possono vedere una banchina, una cisterna, una zona adibita a focolare e una nicchia, con sette accessi che collegano il cortile centrale a tutti gli altri corridoi del complesso. Gli scavi hanno permesso di portare alla luce una capanna, un grande silos e un’altra torretta.

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