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Roma, weekend con Parsons Dance

Al Teatro Brancaccio una danza acrobatica e comunicativa, carica di energia e positività

Parsons Dance
Ufficio Stampa Silvia Signorelli
Parsons Dance
Fino al 2 aprile  ritorna al Brancaccio di Roma Parsons Dance, la compagnia americana molto amata dal pubblico per la sua danza atletica e vitale che trasmette gioia di vivere. Nata dal genio creativo dell’eclettico coreografo David Parsons e del light designer Howell Binkley, la Parsons Dance è tra le poche compagnie che, oltre ad essersi affermate sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, sono riuscite a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale. Nel programma dello show si potrà rivedere la celebre e richiestissima “Caught”, datata 1982, incredibile assolo su musiche di Robert Fripp nel quale il danzatore sembra sospeso in aria grazie ad un gioco di luci stroboscopiche, ma anche  i classici del repertorio come “Union”, “Hand Dance”, “In The End” e infine due nuovi brani originali creati per l'occasione.
 
Sabato primo aprile sbarca al Palalottomatica per due date consecutive “Oronero Tour”, il fortunato spettacolo live che Giorgia sta portando nei principali palazzi dello sport italiani. La tourneè partita da Mantova lo scorso 19 marzo segue la pubblicazione del nuovo lavoro discografico dell’artista, “Oronero” decimo album di inediti. Nella scaletta del concerto, oltre ai brani del nuovo album come “Vanità”, “Credo” o “Oronero” anche i più grandi successi della cantante romana come “Tu mi porti su”, “E poi”, “Come un girasole”, “Gocce di memoria”,  “Di sole e d’azzurro”, “Il mio giorno migliore” e tanti altri.
 
Marco Presta e Max Paiella sono protagonisti al Teatro Olimpco fino al 9 aprile di uno spettacolo “improvvisato” intitolato Zombie. Sulle tavole di un palcoscenico abbandonato in tutta fretta da una compagnia fantasma, dove sono stati lasciati in bella vista i pezzi incoerenti di una scenografia in allestimento i due protagonisti supportati dalle canzoni eseguite dal Maestro di Giovanni, cercano di sfuggire ad un' epidemia di morti viventi che hanno da tempo invaso le nostre città. Così, un po’ come era avvenuto durante la pestilenza boccacesca del Decameron, ci si raccontano delle storie,  ci si lascia andare a surreali sketch e si cerca di fare un po’ di musica in attesa che il mondo di fuori torni praticabile. 
 
Dopo i successi e i sold out della stagione concertistica 2015-16, il chitarrista dei Genesis Steve Hackett torna all'Auditorium conciliazione con un set, che mescola classici e gemme più rare dell’ampio repertorio dei Genesis e della sua carriera da solista. Sabato primo aprile sul palco di via della Conciliazione con Hackett un eccezionale team di musicisti di altissimo livello : alle tastiere Roger King (Gary Moore, The Mute Gods) alla batteria, percussioni e voce Gary O'Toole (Kylie Minogue, Chrissie Hynde), al sax, flauto e percussioni RobTownsend (Bill Bruford), al basso e Sticks il grande ritorno di Nick Beggs (Kajagoogoo, Mute Gods) e alla voce Nad Sylvan (Agents of Mercy). Si tratta di un imperdibile appuntamento live con un musicista che ha percorso la storia del rock e continua a percorrere i sentieri della creatività musicale senza sosta. 
 
 
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