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Mompantero Festa dell'Orso

Piemonte: a Mompantero si balla con l'Orso

Come ogni anno torna l'appuntamento con Fora l'Ours, la festa in occasione della celebrazione per Santa Brigida dove protagonisti sono l'orso e i cacciatori

Momento del ballo della Festa dell'Orso
©Valle di Susa. Tesori di Arte e Cultura Alpina
Festa dell'Orso, ballo 
Chi ama i luoghi di montagna non troppo pubblicizzati trova una destinazione ideale nel Comune di Mompantero, a poca distanza da Torino. Raggiungendo i 3538 metri di altitudine in cima al Rocciamelone è la località più alta della Val di Susa ma anche una delle più estese territorialmente grazie alle numerose frazioni. Sono infatti più di una trentina tra borgate e case sparse. Oltre che per la presenza di incisioni rupestri rinvenute dai 718 metri di Madonna dell’Ecova ai 1275 metri di Chiamberlando, una visita a Mompanetero vale anche per il Santuario della Madonna del Rocciamelone, per i ruderi di Casaforte, per l’antico ponte dell’acquedotto e per i resti del Forte del Pampalù.

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E, soprattutto, se ci si trova nel primo weekend di febbraio in Frazione Urbiano, il Ballo dell’Orso o Fora l’Ours è immancabile. Si tratta di una festa unica nel suo genere nel panorama alpino, ricca di significati allegorici. Le sue origini sono ancora ignote e tante, nel corso dei secoli, sono le ipotesi che la riguardano. Tra le leggenda più accreditata e suggestiva quella che narra di un barbaro giunto alle pendici del Rocciamelone che terrorizzava le popolazioni locali. Non parlava la lingua del posto ed era interamente coperto di peli. Venne catturato e reso docile e mansueto con del vino rosso, fino a farlo ballare con la ragazza più bella del paese in  modo da riuscire a farlo integrare con la popolazione locale. Di stampo religioso è il fatto che la festa si svolge la prima domenica di febbraio in occasione di Santa Brigida, Santa Patrona della Frazione Urbiano, ed è legata alla celebrazione cristiana della Candelora, dove tradizionalmente si procedeva con la benedizione delle candele simbolo di Cristo.

Si inizia il sabato sera con la caccia all’orso da parte dei cacciatori, organizzata con un percorso enogastronomico tra le vie di Urbiano. La domenica è caratterizzata dalle celebrazioni religiose, la benedizione e la distribuzione del pane durante il corso della mattina e con il ballo dell’orso nel pomeriggio. L’animale, catturato, viene portato in piazza, fatto ubriacare e reso inerme, cosi da poter ballare e divertirsi con gli altri abitanti che, prima, lo temevano. Oltre alla figura dell’orso il ruolo centrale nella festa lo ha la figura del cacciatore, essenziale per garantire il rispetto delle tradizioni: è lui, infatti, che deve dedicare alla delicata e complicata fase della vestizione dell’orso. 
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