Quando si arriva a Gerace, percorrendo la statale 106, la strada si infila nella roccia, tra grotte, in parte naturali, in parte scavate dall'uomo. Uno scenario obiettivamente molto suggestivo, quasi un presepe naturale. Non c’è bisogno di molto altro, quindi, per dare un sapore speciale e un po’ magico alle festività natalizie trascorse in questa cittadina situata all'estremità meridionale della Calabria, sul versante jonico della provincia di Reggio Calabria. Il borgo, peraltro, è considerato tra i più belli d’Italia e nei suoi vicoli - a tratti - il tempo sembra essersi fermato. Arroccata su uno sperone di roccia arenaria, Gerace è inoltre la città dei vasai, delle chiese, dell'arte. Storicamente parlando poi, si ritiene sia stata fondata IX sec. dai Locresi e visse diversi periodi d’oro: fu un importante centro bizantino-normanno, e particolarmente fastoso fu il periodo medievale. Da visitare, al centro del Borgo, la chiesa di S. Maria del Mastro dell’XI secolo con tipica architettura bizantina e con una facciata seicentesca. Poco più in alto c’è il Borghetto, dove ammirare molte case medievali a volte sorrette da archi di pietra.
Anche se l’atmosfera sarebbe già sufficiente a creare aria di festa, non mancano appuntamenti di grande suggestione in occasione del Natale. Ecco che il Borgo Maggiore farà da scenografia al caratteristico Presepe Vivente nelle sere del 25 e 26 dicembre, con un’accurata rivisitazione storica che da diversi anni si rinnova. Altro appuntamento, in programma venerdì 30 dicembre alle 16:30 nella Chiesa di San Francesco d'Assisi è la presentazione del romanzo storico "Amore e Rivoluzione (ottobre 1847)" di Luigi Condemi di Fragastò (Laruffa Editore, 2011).
Visto poi che le feste di Natale sono anche sinonimo di buon mangiare e buon bere, ecco che la gastronomia tipica di Gerace non delude, come più in generale quella calabrese. Onnipresente l’ottimo peperoncino, così come i salami piccanti: salsicce e le soppressate, la nduja, la rosmarina e la sardella. Ma qui si producono anche delle ottime olive che prendono il nome proprio da Gerace, formaggi, spezie, confetture. Da assaggiare il celebre vino Greco di Gerace, ottenuto da uve greco, di colore giallo ambrato, liquoroso. I Greci lo offrivano, come segno di ospitalità, unito al miele. E parlando di dolci, non si può ripartire senza aver assaggiato i rafioli, fatti con pan di Spagna ricoperto di crema, zucchero e chiare d'uovo colate come ornamento. Per chi poi fosse in ritardo con i regali di Natale o volesse comunque portarsi via un souvenir di Gerace, i lavori artigianali, la seta, i cesti e la ceramica non deluderanno. Gli artigiani, veri e propri artisti, lavorano in grotte scavate nel tufo continuando una tradizione molto fiorente nei secoli XVI e XVII.
Leggi anche
Una visita a Gerace
Calabria, belle spiagge e borghi antichi: le FOTO
VACANZE DI NATALE 2011: spunti, curiosità, idee e offerte per partire anche a Capodanno
Informazioni utili
www.comune.gerace.rc.it