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Napoli porte storiche

Napoli, passeggiata tra le antiche porte della città

Cosa hanno di speciale le 4 porte principali di Napoli

Dettaglio di Port'Alba
©Di Originally uploaded by Dr.Conati Wikimedia Commons
Napoli, Port'Alba
Passeggiando per Napoli ci si imbatte spesso in aeree interessate dalle antiche porte cittadine. Sparse qua e là si incontrano anche alcune targhe che ricordano la presenza di quelle che una volta erano enormi e monumentali porte i cui varchi consentivano l’accesso in città. Oggi la maggior parte di esse sono state abbattute, oppure sono state inglobate nei palazzi. Altre hanno subito, nel corso dei secoli, diverse modifiche ma si possono ancora ammirare per farsi un’idea dell’imponente struttura che era la cinta muraria di cui facevano parte. Le più importanti sono quattro: Porta Capuana, Porta Nolana, Porta San Gennaro e Port’Alba.

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Porta Campana, in seguito divenuta Porta Capuana, si presenta in stile rinascimentale e prende il nome dal fatto di essere orientata in direzione della città di Capua, alle spalle di Castel Capuano. Edificata nel 1484, è formata da un arco bianco in marmo decorato con bassorilievi ed è dotata di due torri ai lati che simboleggiano l’onore e la virtù. Al centro della porta si nota l’incisione dello stemma di Carlo V, risalente al 1535 in occasione della sua venuta in città. Altrettanto interessante è Porta Nolana, appartenente anch’essa al periodo aragonese, ubicata lungo l’attuale Corso Garibaldi e inglobata tra due torri, delle Fede e della Speranza. Era un elemento secondario, essendo la Capuana l’ingresso principale delle città, per questo presenta pochi elementi decorativi tra cui un bassorilievo dove è scolpito Re Ferdinando I su un cavallo.

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La più antica porta di Napoli è Porta San Gennaro, menzionata in alcuni documenti risalenti all’anno 928, l’unico punto di accesso per chi proveniva dal nord: il suo nome deriva dalla presenza dell’unica strada che portava alle catacombe dell’omonimo santo. Spostata e rimaneggiata più volte, era chiamata anche Porta del Tufo in quanto da lì entravano i grandi blocchi di tufo proveniente dalle cave del vallone della Sanità. A voler far erigere Port’Alba, nel 1625, è stato il viceré Don Antonio Alvarez di Toledo, Duca d’Alba: ubicata sul lato sinistro di Piazza Dante, venne decorata con tre stemmi regali. Uno è quello di Filippo III, uno della città di Napoli e il terzo del Viceré Don Pedro di Toledo. La porta permette di inoltrarsi su Via Port’Alba, famosa per le librerie antiquarie e gli edifici settecenteschi: varcata si solcano i pochi metri che costituiscono il punto iniziale del decumano maggiore che servono a congiungere Piazza Dante con Piazza Bellini. 
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