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Molise tour entroterra

Molise tra zampogne e domus romane

Seguiamo un itinerario curioso e goloso tra Campobasso e Isernia, tra zampogne, campane, e una proposta gastronomica di tutto rispetto.

Molise
courtesy of ©Turismo Matese
Nel suo entroterra, piccoli borghi ricchi di arte e di storia e, verso la costa, chilometri di spiagge vellutate. Potrebbe essere la descrizione della Toscana, invece è il Molise, una delle regioni, a torto, meno conosciute del Belpaese, ma che riserva a chi la visita tante gradite sorprese.

L’itinerario può partire dalla montagna e dai principali centri della regione: Campobasso, il capoluogo, e Isernia, due città interessanti dal punto di vista storico e artistico. Una visita a Campobasso non può prescindere dal museo della civiltà Sannita, dal maestoso Castel Manforte e dalle chiese di San Giorgio e di San Bartolomeo, due bellissimi esempi di architettura romanica.

Anche Isernia, antica porta d’accesso del Sannio, si è sviluppata vicino alla montagna, e si presenta arroccata su uno sperone di roccia da cui si può ammirare il massiccio del Matese e le Mainarde. Vale la pena una passeggiata nella parte vecchia della città lungo l’antico decumano che parte da corso Marcelli, con I suoi palazzi gentilizi, i conventi e le botteghe artigiane.

Da qui si parte alla scoperta dei dintorni dove sono ancora vive antiche tradizioni. Come a Scapoli, con la produzione delle zampogne che vengono prodotte dagli artigiani secondo un metodo antico di secoli, o la città d’arte di Agnone, celebre per le botteghe degli ultimi ramai e per la fonderia di campane più antica del mondo. Per gli appassionati di archeologia consigliamo in particolare due località.

Pietrabbondante, un piccolo e grazioso paese dell’Alto Molise, con un teatro perfettamente conservato, che in estate ospita suggestive rappresentazioni, e i resti di una grande basilica a testimonianza della civiltà sannita e la città d’arte romana e medievale di Larino, nel cuore dell’antica Frentania. Tra le sue meraviglie sono degni di nota l’anfiteatro romano costruito nel I secolo d.C., i magnifici mosaici delle antiche domus romane e la splendida cattedrale romano-gotica, uno degli edifici più importanti dell'architettura religiosa del XIII e XIV secolo dell'ltalia centrale.

Verso il mare si snodano oltre trenta chilometri di spiagge, premiate più volte con il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, lungo i quali sorgono paesi come Petacciato, Montenero, Campomarino e Termoli, con la parte vecchia del borgo marinaro, arroccata su un promontorio che si affaccia sull’Adriatico e bordata dalle alte mura fortificate sulle quali svetta il torrione del Castello Svevo, simbolo della città, edificato nel 1240.

Per soggiornare non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma una tappa d’obbligo per scoprire i sapori del territorio è l’Azienda Agricola D’Uva a Larino, lungo  la strada che da Campobasso va verso Termoli, dove comprare formaggi, funghi, tartufi, salumi e, ovviamente, vino. Per dormire si suggerisce l’agriturismo I dolci grappoli (Contrada Ricupo13, tel. 0874/822320) un accogliente cascinale ristrutturato, in posizione soleggiata e tranquilla, circondato da vigneti, frutteti e campi, un vero tempio del buon mangiare dove gustare I piatti tipici  come i panzerotti con ricotta al vino bianco e il tipico agnello “casce e ova”.

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