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Architettura italiana Mast Bologna Coesia

MAST, un ponte tra arte, impresa e cultura

Il centro polifunzionale di Bologna ha dato nuovo lustro all'architettura contemporanea italiana

Facciata Mast<br>
Courtesy of Fondazione MAST
La facciata principale del MAST
Bologna la rossa, la grassa, la dotta, Bologna delle Torri e dei portici, della gastronomia e dell’università più antica del mondo, oggi ha un nuovo vanto da proporre ai suoi visitatori e cittadini, l’architettura contemporanea del MAST. Una sede aziendale con multi-servizi, un auditorium, uno spazio espositivo, un’accademia, un centro wellness: è impossibile identificare il MAST se non nella sua accezione di luogo polifunzionale, una vera e propria cittadella sorta a nord della città con lo scopo di creare un legame tra pubblico e privato, tra impresa e cittadinanza, tra azienda e comunità.

Si tratta di un’idea innovativa voluta fortemente da Isabella Seràgnoli, presidente di Coesia, azienda che nel MAST ha il suo quartier generale, nell’ottica di un nuovo modo di fare impresa coinvolgendo attivamente il territorio. Come perseguire tale obbiettivo? Edificando un luogo in cui Coesia abbia i suoi uffici e laboratori, e dove i lavoratori godano di servizi come l’asilo nido, il ristorante, il centro fitness, ma aprendo questo spazio anche alla cittadinanza, che può visitare mostre, partecipare ad attività, godere dell’area verde che lo circonda e usufruire dei servizi di caffetteria e wellness.

MAST, Manifattura di Arte, Sperimentazione e Tecnologia diventa quindi un nuovo polo di attrazione della città emiliana, fiore all’occhiello dell’architettura contemporanea italiana. Il progetto è stato realizzato dal gruppo di giovani architetti di LABICS a seguito di un concorso internazionale, i quali, avvalendosi delle consulenze più prestigiose del mondo, hanno realizzato un complesso di 25 mila metri quadrati, con tre piani interrati e tre in superficie. Di forte impatto visivo è la facciata con doppia vetrata che, nonostante l’ampiezza dell’edificio, conferisce un senso di leggerezza, e le due rampe pedonali che simboleggiano proprio il ponte tra azienda e cittadinanza.

Edificato secondo principi di sostenibilità ambientale, il centro polifunzionale si compone di un Nido per l’infanzia e una sezione scuola materna. Vi è poi l’Academy, ovvero un’accademia all’avanguardia per sperimentare le forme di didattica più moderne. Un Auditorium, realizzato con tecnologie sonore di ultima generazione che ospita spettacoli, concerti, proiezioni, convegni, con tanto di foyer arricchito dalla scultura Shine di Anish Kapoor. Cucina a vista e arredamento contemporaneo per la Caffetteria, aperta tutti i giorni e dotata di una grande terrazza che affaccia sul laghetto di fronte al MAST. Il centro Wellness è dedicato ai lavoratori Coesia, ma nel fine settimana si apre al pubblico. Infine, lo spazio espositivo, 2000 metri quadrati dedicati all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione, e naturalmente alle mostre d’arte, in particolare alla fotografia.

Ogni ambiente del MAST omaggia la commistione tra arte, design e tecnologia: nei giardini, progettati dal paesaggista Paolo Pejrone, vi sono opere tra cui la monumentale Old Grey Beam di Mark Suvero, nell’atrio d’ingresso ci si imbatte nella Collective Movement Sphere di Olafur Eliasson, nell’Academy si trova la Sfera di Arnaldo Pomodoro, e nell’Auditorium la già citata installazione di Anish Kapoor.

MAST, Manifattura di Arte, Sperimentazione e Tecnologia si trova in Via Speranza 42, a circa 4 chilometri dal centro di Bologna.
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