Cosa offre il museo
In origine se ne voleva fare un museo dedicato esclusivamente alla Magna Grecia, ma si è poi deciso di renderlo una cornice entro la quale esporre tutta la storia di Taranto, che è stata decisamente ‘movimentata’. Ecco che le sezioni del museo si articolano in Preistoria e Protostoria, dove è possibile ammirare una selezione di materiali che provengono dal Paleolitico, Neolitico ed Età del Bronzo, ripercorrendo cronologicamente lo sviluppo del territorio tarantino dalle più antiche forme di popolamento. Si passa quindi ad una sezione dedicata alla storia di Taranto dalla sua fondazione, al massimo splendore in età ellenistica, fino alla conquista romana. Vi è poi una sezione dedicata alla città in epoca medievale, quando accanto ad un nuovo tessuto urbano si sviluppano gli elementi architettonici e culturali legati alle influenze degli altri popoli (Longobardi, Bizantini, Arabi). Infine, una sezione è dedicata alla collezione Ricciardi, donata dall’omonimo cardinale collezionista d’arte che comprende oggetti sacri e numerose tele della scuola napoletana e pugliese, inquadrabili all’incirca tra il XV e il XVI secolo.

Tempi di Poseidone nel centro di Taranto
Un percorso che ricostruisce la storia di un territorio grazie a reperti spesso unici nel loro genere. Tra i capolavori in esposizione, gli Ori di Taranto, una collezione di gioielli risalenti alla Magna Grecia. Anelli, bracciali, collane, diademi, corone che testimoniano una importante tradizione orafa, le cui fattezze rivelano una incredibile abilità artigianale e uno sfavillante lusso. I pezzi sono talmente importanti nel loro genere che non di rado ‘girano’ il mondo in occasione di mostre ed expo internazionali. Molti i reperti in ceramica e argilla, come i vasi provenienti da corredi funebri, oppure sculture iconiche come lo Schiaccianoci in bronzo e oro, composto da due mani congiunte.
Nuove modalità di visita
Come tutti gli spazi museali, anche il MArTA richiede che si rispettino nuove modalità di visita atte a limitare gli assembramenti e garantire la massima sicurezza. Innanzitutto, è fortemente consigliata la prenotazione online, che attribuirà un orario preciso. Anche presentandosi direttamente al museo si potrà acquistare il biglietto, ma la sua emissione sarà effettuata in relazione al primo orario libero disponibile, tenendo conto delle prenotazioni già effettuate. Per ogni fascia oraria è consentito un massimo di 15 persone, e la permanenza è di 2 ore al massimo (si stima un tempo di visita di circa un’ora per piano). All’ingresso del museo un termo-scanner consentirà la rilevazione della temperatura corporea, mentre all’interno dell’edificio sarà indispensabile indossare la mascherina. All’interno delle sale, una segnaletica ad hoc indica il percorso da seguire per favorire il distanziamento, mentre in vari punti sono presenti dispenser con gel disinfettante specifico.
Per quanto riguarda gli orari di apertura e le tariffe potete consultare questa pagina.
Nei dintorni
Vista la storia tanto antica, non sorprende che a Taranto avvengano ancora oggi ritrovamenti archeologici peculiari: solo lo scorso anno durante alcuni lavori pubblici è tornata alla luce una tomba di epoca ellenistica, di cui vi abbiamo raccontato in questo articolo. Nell’odierno centro storico è possibile ammirare i resti del Tempio di Poseidone, che, con le sue colonne di ordine dorico, sembra essere il più antico dell’epoca della Magna Grecia. La Tomba degli Atleti, che fa parte di quella che oggi è la Taranto Sotterranea, è invece una tomba a camera con sette sarcofagi considerata una delle più importanti del suo genere, ed è visitabile.

Il Castello Aragonese
Non è difficile immaginare che una città dalla storia tanto antica, in una posizione tanto evocativa (si trova tra ‘due mari’, perché la particolare conformazione racchiude una ampia baia dominata dal Castello Aragonese di cui potete scoprire di più qui) sia legata anche a racconti mitici: sul suo lungomare è possibile osservare alcune sculture di sirene, legate alla leggenda che vi abbiamo raccontato in questo articolo.