Marche: il risveglio dei sensi

Se si volesse stabilire qual è il paesaggio italiano più tipico, bisognerebbe indicare le Marche è quanto scriveva Guido Piovene nel suo Viaggio in Italia (1957). Le Marche conservano infatti tracce non comuni dellantica bellezza nelle città e nelle campagne e mantengono un\'organizzazione territoriale equilibrata tra ruralità e urbanizzazione. Un piccolo viaggio nel tempo, un ritorno al passato tra sentieri di pietra e castelli, in una cornice paesaggistica ricca di suggestioni in grado di risvegliare i sensi. Il gusto delle prelibatezze eno-gastronomiche locali e dei rinomatissimi vini marchigiani, la vista di opere daltri tempi in grado di portare il visitatore in unaltra dimensione spaziale e temporale, la quiete delle dolci colline e degli aspri Appennini, uniti ai profumi della cucina locale rendono una permanenza tra le città montane delle Marche indimenticabile. Arte, cultura, gastronomia, amore per la terra e per i suoi frutti accomunano città come Sassoferrato, Pergola, Arcevia, Genga, Serra SantAbbondio e Castelleone di Suasa: un viaggio tra i tesori dei musei di Pergola (con i suoi bronzi dorati) e di Castelleone di Suasa (con gli splendidi ritrovamenti della domus dei Coiedii), un viaggio nel silenzio e nella religiosità di luoghi come lEremo di Fonte Avellana (Serra SantAbbondio) o allinterno della terra nelle Grotte di Frasassi. E in ognuno di questi luoghi non mancheranno i piaceri dello stare a tavola davanti a piatti tipici a base di tartufi pregiati, torte di noci, frutti di bosco, formaggi tipici, gnocchi al cinghiale e conserve varie accompagnati da vini DOC. Litinerario turistico è ampio e indimenticabile, ogni angolo ha la sua storia e il calore della gente locale. Le bellezze paesaggistiche e lottima recettività delle città immerse affascineranno il visitatore. Sagre, feste, degustazioni di vini, panorami indimenticabili tra le vallate, immensi campi di girasoli che con i loro colori abbagliano e incantano.