Il Palazzo Ducale di Mantova è uno di quegli edifici che non ha bisogno di presentazioni, emblema del Rinascimento italiano e di un tempo in cui il cognome epico dei Gonzaga echeggiava lungo tutto lo stivale. Ma in occasione della nomina della città a Capitale della Cultura Italiana 2016, vale la pena di ripercorrere i tratti salienti della storia di questa reggia e sottolineare il valore storico-artistico che qui dimora da oltre 500 anni. Anche noto come Reggia dei Gonzaga, le prime edificazioni in questo punto della città risalgono alla famiglia nobiliare precedente, i Bonacolsi, ma è con il regno del Duca Guglielmo che i vari edifici vennero collegati fino a perimetrare il complesso monumentale che ancora oggi è tra i gioielli architettonici più preziosi d’Italia, nonché uno dei più vasti d’Europa con i suoi 35.000 metri quadrati. Un primo progetto fu affidato a Giovan Battista Bertani, alla cui morte seguì Bernardino Facciotto, ma naturalmente nei quattrocento anni di dominio gonzaghesco il palazzo si espanse sempre di più.
La facciata di Palazzo Ducale su Piazza Sordello
La facciata di Palazzo Ducale su Piazza Sordello
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Ad oggi il complesso, un vasto insieme di edifici, giardini, corti, si suddivide in sezioni museali di spiccato interesse per il visitatore. La Corte Vecchia, il nucleo più antico, include ambienti di inestimabile valore artistico, come il corridoio del Capitano, la Sala dei Papi, la Galleria Nuova da cui si accede alla Domus Nova che a sua volta comprende l’Appartamento Ducale, la Galleria degli Specchi, il Corridoio dei Mori; attraverso logge e salette si accede all’Appartamento di Guglielmo, con la straordinaria Sala dello Zodiaco, affrescata a tema astrologico. Imperdibile l’Appartamento d’Isabella d’Este e il suo Studiolo, ambienti che evocano il fascino di una delle donne più colte e importanti del Rinascimento italiano. Tra le eccellenze di quest’ala del palazzo, la Sala del Pisanello, con l’affresco che illustra il romanzo bretone Lancelot, la pala di Rubens ‘La Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità’, i nove arazzi realizzati su disegni di Raffaello Sanzio per la Cappella Sistina.
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La sezione museale del Castello di San Giorgio racchiude forse l’opera più famosa dell’intero palazzo, l’affresco di Andrea Mantegna nella Camera degli Sposi, il cui restauro si è da poco concluso dopo che il terremoto dell’Emilia del 2012 ne aveva compromesso la sicurezza. Diverse aree di questa parte del castello sono ancora chiuse a cause dei danni sismici. Attualmente in restauro anche la sezione museale di Corte Nuova, che tra i tanti ambienti custodisce la maestosa Sala di Manto, salone delle feste del duca Guglielmo, l'Appartamento di Troia con le eroiche scene ispirate alla guerra fra troiani e greci. Una visita a Palazzo Ducale di Mantova è un vero tuffo nella storia artistica italiana, fiore all’occhiello di una città il cui retaggio culturale è ben scolpito sui muri e lungo le strade di un signorile centro storico, circondato in modo estremamente suggestivo dai bacini d'acqua che l'abbracciano. Se siete alla ricerca di una località italiana dove fare una passeggiata natalizia, non guardate oltre.
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