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Il Borgo medievale in provincia di Arezzo

Lucignano, cosa vedere nei dintorni di Arezzo

Non solo la sua particolare conformazione urbanistica ma anche i tanti tesori che custodisce rendono il paese toscano meritevole di una visita

Lucignano
Courtesy of ©Edisonblus/Wikipedia Creative Commons CC BY SA 3.0
Il borgo di Lucignano
Sono oltre 500 chilometri quadrati di colture ben ordinate a caratterizzare la Valdichiana, la più vasta delle valli appenniniche compresa, nella sua parte toscana, tra le province di Arezzo e Siena. Un tempo era terra di etruschi ed ha visto fiorire numerosi insediamenti che si sono poi evoluti in borghi tra i più belli di tutta la regione. Tra di questi anche Lucignano, a circa 30 km da Arezzo, che se all’apparenza può sembrare come tanti altri graziosi paesini fortificati in realtà gode di una particolarità che lo rende unico: il suo aspetto urbanistico di stampo medievale è rimasto intatto, con la pianta dell’antico castrum ellittica, le strade concentriche e la possente mure di cinta che protegge l’abitato e, guardato dall’alto, questo centro storico sembra un labirinto che racchiude il dedalo di stradine e di vicoli che confluiscono nella parte centrale. Basta infatti seguire uno degli anelli stradali che formano l’urbanistica di Lucignano per arrivare alla piazza principale dove si trovano le maggiori attrazioni.

lucignano visto dall'alto
Veduta dall'alto di Lucignano / ©Comune di Lucignano

Il Cassero, o la Rocca, venne costruito nel Trecento a cavallo della cinta muraria ad integrazione delle difese cittadine. Ha forma quadrata e nel corso dei secoli ha cambiato destinazione d’uso, diventando deposito di grano ma anche teatro. Sulla facciata interna risaltano nettamente due stemmi, raffiguranti rispettivamente la balzana, simbolo di Siena e il leone rampante, che richiama il dominio senese sui lucignanesi. Di fronte al Cassero si apre la Piazza delle Logge, costruita dopo il 1558, con la parte superiore che costituisce un terrazzo che funge da raccordo tra la parte più antica del paese, ad una quota più elevata, e la parte più recente costituita dall’ultima e più esterna cerchia di mura. Il Palazzo Comunale, simbolo del potere civile, risale al Duecento ed ha offerto la sede ad un pregevole museo che conserva una collezione di opere d’arte dal Medioevo al Rinascimento toscano.

cassero di lucignano
Il Cassero di Lucignano / ©iStockphoto

Vi si accede dalla sala d'ingresso del Palazzo attraverso una porta a sesto acuto che introduce a un corridoio coperto da una volta a botte, sul quale si aprono due sale laterali comunicanti e la sala della Cancelleria dell'antico Tribunale. Nella prima delle due sale comunicanti si trova una grande tela di un ignoto del XVIII secolo, che rappresenta la Madonna con bambino circondata da santi e angeli a imitazione della sacra Famiglia di Raffaello. Più avanti ci sono due dipinti attribuiti a Luca Signorelli raffiguranti San Francesco che riceve le stimmate e una Madonna col Bambino. Nella seconda sala sono collocate diverse opere di scuola senese collocabili tra il XIII ed il XV secolo, tra cui una bellissima Madonna con bambino in trono, uno splendido trittico del Trecento, una Crocifissione del Duecento che, per la vivacità dei suoi colori e per i particolari dei personaggi, è ritenuta una fattura di grandissimo valore artistico e culturale. Ma è la vetrina contenente l’Albero d’Oro o Albero della Vita l’attrazione più ammirata del museo: si tratta di un reliquiario alto 2,60 metri, risalente al XIV -XV secolo e proveniente dalla chiesa di San Francesco. Dal fusto centrale, appoggiato su una teca a tempietto gotico a tre piani, si liberano dodici rami: sei per parte, il tutto sormontato da un Crocifisso e un pellicano. I rami sono coperti da foglie decorate e piccole teche-reliquario a cui apici pendono medaglioni che una volta raccoglievano miniature e cristalli di rocca, contornati da rametti di corallo a rappresentare il sangue di Cristo. Questa particolare opera esalta il fascino di un albero particolarmente originale, che lo rende esempio unico dell'oreficeria senese-aretina per mano di Ugolino da Vieri e di Gabriello D'Antonio.

                                          L'Albero d'Oro
                                                    L'Albero d'Oro / © Comune di Lucignano

Da non perdere la Chiesa di San Francesco, costruita nel XIII secolo in forme gotiche, dalla particolare facciata bicroma creata dall’alternanza di arenaria e travertino, dove spiccano l’ampio rosone e il portale finemente lavorato. L’interno è decorato da pregevoli affreschi di artisti senesi del XIV e XV secolo che hanno come tema la vita di San Francesco. Il più celebre si può ammirare sulla parete destra della navata ed è Il Trionfo della Morte, attribuito a Bartolo di Fredi, con la Morte, raffigurata come una vecchia signora ossuta dai fluenti capelli bianchi, che campeggia al centro sul suo cavallo nero lanciato al galoppo, pronta per scoccare una freccia. Anche nella Collegiata di San Michele Arcangelo, risalente al XVI secolo, vi sono custodite diverse opere di importanti artisti: spiccano l’altare in marmo disegnato da Andrea Pozzo ed uno splendido Crocifisso ligneo del XIV secolo. Altri interessanti edifici religiosi sono il Santuario Santa Maria delle Querce, costruito nella seconda metà del Cinquecento su disegno di Giorgio Vasari, situato a nord est rispetto al centro storico; la Chiesa della SS. Annunziata o della Misericordia, dove spicca all’interno una bella decorazione rinascimentale e la Chiesa di San Biagio, che in origine era la vecchia pieve di Lucignano dedicata a San Felice, risalente al 1016 e di cui rimane la torre campanaria dell’edificio romanico.

Esterno della Chiesa di San Francesco
Esterno della Chiesa di San Francesco / © Di Mongolo1984 - Opera propria, CC BY-SA 4.0, Wikimedia Commons

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