Celebra un momento speciale della storia artistica della Serenissima, rievocando quella stagione di rilancio culturale che si afferma nel 1815 con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco. E' la mostra Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima Gloria di Venezia che alle Gallerie dell'Accademia mette in luce le figure dei protagonisti della vicenda che si propone di narrare, ovvero Leopoldo Cicognara, intellettuale e presidente dell’Accademia di Belle Arti, che insieme all’amico Antonio Canova e a Francesco Hayez, lavorò per dare vita ad un museo di rilievo internazionale, capace di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico della Serenissima, promuovendo allo stesso tempo l’arte contemporanea.
Negli spazi della Collezione Peggy Guggenheim è aperta al pubblico la mostra Marino Marini. Passioni visive. La mostra a cura di Barbara Cinelli e Flavio Fergonzi, con la collaborazione di Chiara Fabi, è la seconda tappa dopo Palazzo Fabroni a Pistoia della prima retrospettiva mai realizzata dedicata a Marino Marini, che ambisce a situare organicamente l’artista pistoiese nella storia della scultura. In esposizione oltre 70 opere allestite negli spazi delle mostre temporanee, nonché nelle Project Rooms del museo e nella veranda adiacente tali spazi.
Dopo aver toccato diverse città italiane la mostra"Il mondo che non c'era. L'arte precolombiana nella Collezione Ligabue" ritorna a Venezia dove sarà visitabile fino al 30 giugno presso palazzo Loredan. Si tratta di una straordinaria esposizione dedicata alle tante e diverse civiltà precolombiane che avevano prosperato per migliaia di anni nel continente americano prima dell'incontro con gli Europei. Ricordiamo infatti che tra la fine del XV e gli albori del XVI secolo l'Europa viene scossa dalla scoperta delle "Indie", una scoperta che scardinava la visione culturale del tradizionale asse Roma - Grecia - Oriente. Si trattava, infatti, dell'incontro con un nuovo continente, l'America.