C’è un luogo sull'isola di Ventotene che può trarre in inganno. I resti di un’antica villa romana, la cui posizione, dimensione, fattezza potrebbero far pensare ad una dimora idilliaca, un vero angolo di paradiso, lussuoso e speciale. Sicuramente all’inizio era questo lo scopo della Villa di Giulia, ma le vicissitudini di cui è stata scenario l’hanno resa più un carcere che un luogo di sollazzo. Una prigione dorata. La villa imperiale si trova a Punta Eolo, da dove sovrasta lo splendido mare che circonda Ventotene, ed è quei che Giulia, figlia dell’imperatore Augusto, fu mandata in esilio per 5 lunghi anni. Dopo di lei, la stessa sorte toccò ad altre donne delle famiglia Julia e Claudia: Agrippina Maggiore (figlia di Giulia), Livilla, Ottavia (la moglie di Nerone), Flavia Domitilla.
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Tutte colpevoli di essersi ‘ribellate’ in qualche modo ai dettami imperiali, di aver trasgredito – colpe vere o presunte. Giulia aveva una condotta pubblica ‘impropria’, affermano alcuni storici. Era una donna libera, emancipata, forse troppo per i costumi dell’epoca, affermano altri. Una figura controversa e affascinante in ogni caso, a cui la gestione politica della famiglia non ha affatto giovato. E’ vissuta nel lusso, anche in questo primo esilio (durante il secondo, a Reggio Calabria, morirà di stenti), ma è stata usata come una pedina sullo scacchiere della politica imperiale.
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La triste sorte di Giulia, incolpata di aver tramato una congiura contro il padre, e di tutte le donne ‘ribelli’ qui esiliate, si può leggere attraverso i resti della villa imperiale di Ventotene. Costruita come dimora vacanziera dell’imperatore, dotata quindi di tutti i comfort, di una vista mozzafiato all’estremità settentrionale dell’Isola, era una residenza enorme, con piscine interne e ninfei, un anfiteatro, una discesa al mare privata. Se ne possono riconoscere ancora oggi i corridoi, i cortili, le stanze, le cucine, le cisterne, i giardini. E soprattutto le antiche terme. L’isolamento che l’imperatore aveva scelto per il suo otium è diventato la prigione dorata di sua figlia e delle sue eredi. Per visitare la Villa di Giulia consultate il sito amoventotene.it.