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Museo del Rubinetto Novara

La tecnologia che porta l'acqua nelle case in un museo

Il Museo del Rubinetto racconta il rapporto dell'umanità con le risorse idriche e l'eccellenza di un territorio

Rubinetto vintage
istockphotos
Rubinetto
Potrebbe non essere un argomento che risveglia l’interesse in chiunque, eppure dietro alla dicitura di ‘Museo del Rubinetto e la sua tecnologia’ di San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara, si può scoprire un argomento di respiro ben più ampio che la semplice idraulica. Il tema è infatti affrontato da una prospettiva ampia e universalmente importante, una tematica atavica: il rapporto dell’uomo con l’acqua, e con la tecnologia che ha permesso di ‘dominare’ e gestire il vitale liquido. 
 
Il contesto in cui si trova il curioso e originale museo è quello di un territorio dove l’alta densità di aziende e industrie ha dato vita al ‘distretto del rubinetto’. In piena epoca industriale dell’Italia post unitaria, il novarese è divenuto culla dello sviluppo della rubinetteria e del valvolame, evoluzione che ha avuto un altissimo valore socio-economico. La modernizzazione, in fondo, passa per gli impianti idrici, che si diffondono pian piano in tutte le case, fino ad arrivare oggi ad essere pressoché scontati. Ma non dobbiamo tornare troppo indietro nel tempo per ritrovare le abitazioni prive di scarichi e acqua corrente casalinga. La storia dell’igiene e della salute va di pari passo al cammino verso la modernità delle tubature. Ecco che il Museo del Rubinetto parte dal territorio per allargare la tematica al rapporto dell’umanità con l’acqua.
 
Insomma, il percorso museale ripercorre la storia dell’acqua dal punto di vista sociale, partendo dal contesto territoriale per andare a toccare tematiche come la potabilizzazione e l’accesso alle risorse idriche. Il tutto nasce da un’iniziativa del 1995, quando fu inaugurata presso il Municipio di San Maurizio d’Opaglio una rassegna permanente dal titolo 'L’uomo e l’acqua'. In esposizione, rubinetti e utensili che raccontavano l’operosità del territorio del Cusio, l’area che circonda il lago d’Orta. Da luglio 2005 l’esposizione ha avuto una nuova e definitiva sede, presso il vecchio Municipio, che ha consentito di spostare tutti i materiali e ampliare lo spazio espositivo fino a trasformarlo in un vero percorso museale. 
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