La Rocca di Calascio è una particolare fortificazione medievale arroccata su un crinale a 1.460 metri d'altezza, di innegabile bellezza. Il castello domina la valle del Tirino e l'altopiano di Navelli a poca distanza dalla piana di Campo Imperatore. Trovandosi all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il paesaggio che si può ammirare dalla suggestiva struttura è a dir poco spettacolare: piccoli borghi incantati spuntano tra i monti e le valli offrono agli occhi dello spettatore la natura più rigogliosa.
IL CASTELLO DI ROCCA CALASCIO
La struttura, interamente in pietra bianca a conci squadrati, si compone di un maschio centrale, probabilmente preesistente, di una cerchia muraria merlata in ciottoli e quattro torri d'angolo a base circolare fortemente scarpate. L'accesso avviene attraverso un'apertura sul lato orientale posta a circa cinque metri da terra, cui si accede attraverso una rampa in legno, originariamente retrattile, poggiata di mensole in pietra. Il castello, danneggiato dal terremoto del 1703, è stato soggetto a una serie di restauri conservativi tra il 1986 ed il 1989 volti a risanare la struttura e a consentirne il recupero architettonico-funzionale, ed è oggi fruibile gratuitamente ai visitatori.
IL BORGO E LA CHIESA
Il suggestivo borgo, situato a sud-ovest, lungo il sentiero che da Santo Stefano di Sessanio porta all'abitato di Calascio, compone con il castello un unico organismo fortificato. Nelle vicinanze della rocca, sul sentiero che porta a Santo Stefano di Sessanio, si trova la chiesa di Santa Maria della Pietà, un piccolo tempietto eretto tra il XVI ed il XVII secolo sul luogo dove, secondo la legenda, la popolazione locale ebbe la meglio su una banda di briganti. Altre fonti dicono sia stata costruita nel 1451 forse su disegni del Bramante.
A partire dagli anni ottanta del XX secolo, vista la sua suggestiva, Rocca Calascio e l'intero comprensorio aquilano del Gran Sasso sono stati utilizzati come ambientazione per numerosi film.