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La Grande Bellezza: 7 emozioni en plein air

Da Castel Sant'Angelo alla Fontana di Trevi, dall'Aventino al Gianicolo: ecco i luoghi magici della Città eterna scelti da Sorrentino

Toni Servillo in una scena de La Grande Bellezza: Roma Colosseo
La Grande Bellezza ha vinto: dopo 15 anni l’Oscar torna in Italia. Merito di Paolo Sorrentino e della sua pellicola, che tanto, troppo, ha fatto discutere per temi e ambientazioni, per cast e comparse. Dividendo l’Italia tra soddisfatti e altri in attesa di rimborso. Il regista ha rappresentato la Città Eterna come covo di immoralità e di arrivismi, deturpata dei suoi più basilari valori umani e  in totale decadenza. Eppure Roma era sempre lì, durante tutta la durata del film, sempre protagonista. Seducente, affascinante, quasi abbagliante. E, gira e rigira, la “bellezza” parte proprio da qui.

TOP TEN: LA GRANDE BELLEZZA DI ROMA AL CINEMA

Iniziate con noi un viaggio alla scoperta dei 7 luoghi “en plein air” più belli del film e, ovviamente, di Roma. Per ripercorrere le vicende di Jep Gamberdella, e per vivere nuove emozioni a spasso per la Città Eterna. Perché a volte, nell’Urbe, basta girare l’angolo per far risuonare le più nascoste corde del vostro cuore.

Spensieratezza e un po’ di malinconia presso la Fontana dell'Acqua Paola, forse una delle più belle di Roma. Commissionato all'architetto barocco Giovanni Fontana, si trova sul colle  Gianicolo, alla fine di via Garibaldi. Qui è stata girata la scena iniziale, durante la quale riecheggia un coro di donne da cui il regista si sposta per immortalare il Gianicolo.

Stile ed esibizionismo per Via Veneto, una delle strade più costose di Roma, con negozi d’alto lusso e hotel a cinque stelle. La strada è un simbolo iconico del cinema italiano, con luoghi come Café de Paris e Bar Harry di felliniana memoria. Vi ricordate le terrazze con vista "Martini", tra strip e danze sinuose? Erano proprio nei dintorni.

Mistero e confidenza per Villa del Priorato di Malta, sull'Aventino, sede del Gran priorato di Roma del sovrano militare ordine di Malta. La Villa è molto conosciuta per un buco della serratura del portone centrale, da cui scorgere la magnifica cupola della Basilica di San Pietro. Qui è ambientata la scena con un Giorgio Pasotti.

Romanticismo e istituzionalità per Castel Sant'Angelo, iniziato dall'imperatore Adriano nel 125 quale suo mausoleo funebre. Si trova sulla sponda destra del Tevere, di fronte al ponte Sant'Angelo, costruito nel 134 dall'architetto Demetriano, a poca distanza da San Pietro, nel rione di Borgo. Alcune delle inquadrature del film incorniciano le rive del Tevere e il celebre castello.

Rispetto e formalità, sempre sul Gianicolo con il famoso cannone, sotto la statua di Garibaldi: posto dal 24 gennaio 1904 un cannone che spara, a salve, a mezzogiorno in punto. Lo sparo, nei rari giorni in cui la città è meno rumorosa (particolarmente la domenica, o d'agosto), si può sentire fino all'Esquilino. Come è accaduto proprio nel film.

Desiderio e bellezza per la Fontana di Trevi, una delle più celebri al mondo. Questa, progettata da Nicola Salvi e adagiata su un lato di Palazzo Poli, è stata inaugurata nel 1735 e appartiene al tardo barocco. Come poteva mancare nel film di Sorrentino?

Storia, rispetto e imponenza per il Colosseo è il più grande anfiteatro del mondo, in grado di contenere fino a 50.000 spettatori. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. e fu inaugurato da Tito nell'80: il nome è giustificato dalla vicina statua del Colosso di Nerone. All’ultimo piano di un Palazzo anni Venti, proprio di fronte all’importantissimo monumento, c’è la casa con terrazzo di Jep. Dopotutto, Roma è partita da qui. 

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