Abituati come siamo a cercare altrove location affascinanti o sorprese nascoste in quelle più note, non è raro finire col restare vittime della nostra classica esterofilia. La stessa che rischierebbe di farci ignorare un film come Io e Lei di Maria Sole Tognazzi, che sta comunque raccogliendo un interesse non banale da parte del pubblico dopo la prima settimana di programmazione. Una storia 'normale' nella sua diversità, sia per la vicenda che racconta, sia per le interpreti, sia per le ambientazioni scelte.
"Io e lei nasce dal desiderio di raccontare le donne che incontro continuamente nella vita e che in genere hanno poche possibilità di diventare soggetti di racconto”, ha dichiarato la regista romana che già in Viaggio sola aveva unito una inusuale condizione femminile al tema del viaggio. Ma in questo caso il dichiarato "invito a non avere paura di scegliere di essere fino in fondo se stessi" nasconde soprattutto "un pudico, gentile ma lontanissimo omaggio a Il vizietto", titolo tra i più amati della filmografia del celebre padre Ugo.
Ma il percorso di Margherita Buy e Sabrina Ferilli, due donne straordinarie per nulla preoccupate di mostrare il loro lato più personale e 'vero' (o "verace"), romane anche loro, non è di quelli che portano tanto lontano da casa. Di certo le questione budget non è stata indifferente nello scegliere le location, ma tutto è sembrano indirizzare i realizzatori verso una soluzione ideale. Compreso il sostegno - tra gli altri - di Regione Lazio (Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo), Roma Servizi per la Mobilità e The Leading Hotels of the World.
Tra l'ottobre e il dicembre del 2014, quindi, la troupe ha scelto proprio Roma per questo spaccato di vita quotidiana, che nella rappresentazione di una realtà tanto nota e comune intende rispecchiare l'assoluta 'non-eccezionalità' dell'essere omosessuali delle due protagoniste. Una storia d'amore, e basta. Senza ruoli, stereotipi o macchiette. Questa l'intenzione della produzione. Che ha approfittato della conoscenza di regista e attrici di alcune delle zone più in auge della Capitale (per una volta il centralissimo e storico Rione Monti, tra i Fori Imperiali e Via Nazionale) oltre ad alcune delle più conosciute del litorale romano, frequentate dalla maggioranza degli abitanti della città.
Oltre alla scelta dichiarata - e in fondo coerente - di approfittare di un noto ristorante sulla storica spiaggia gay di Capocotta, alcune delle immagini che più facilmente resteranno impresse nella memoria degli spettatori saranno sicuramente quelle girate a Ladispoli e Palo Laziale, a nord di Roma. Le due località contigue sono state selezionate in base alla partnership (rinnovata dopo Viaggio sola) con The Leading Hotels of the World, presenza storica nel mondo del cinema con le sue 400 strutture apparse nei film delle nazionalità più disparate.
Ma quello dell'Hotel La Posta Vecchia di Palo Laziale potrebbe essere un suggerimento da non sottovalutare, sia che si volesse passare del tempo su alcune delle spiagge preferite dai cittadini della Capitale sia per chi volesse imitare la coppia Buy-Ferilli e dedicare del tempo al proprio partner. La stessa Maria Sole l'ha definita una "ottima scelta" sul proprio profilo twitter @mariasolet, sottolineando il carattere "romantico" della location. Un aspetto decisivo ai fini del film, e potenzialmente anche per quelli di ogni coppia di innamorati.