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Pomodoro, mostre, Arte, Milano

Inverno di mostre Milano: le nuove aperture

La Città del Duomo prosegue la sua stagione espositiva invernale con l'apertura di tre nuove mostre: da Pomodoro a Canaletto e Bellotto  

La luna il sole la torre 
Foto: Dario Tettamanzi
Arnaldo Pomodoro - La luna il sole la torre, 1955? 
Fino al 5 febbraio è aperta al pubblico la grande antologica contemporaneamente allestita in più sedi che festeggia i 90 anni di Arnaldo Pomodoro. Ideata e prodotta dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro e  Palazzo Reale  con  la collaborazione di Mondo Mostre Skira, Il fulcro dell'iniziativa sarà la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, uno dei luoghi simbolo  della storia di Milano, che accoglierà una trentina di sculture realizzate dal 1955 ad oggi e scelte dall'artista stesso, per rappresentare le tappe fondamentali della sua ricerca e del suo lavoro di oltre sessant'anni. 
 
In occasione del centenario della morte di Antonio Sant’Elia alla Triennale si celebra l’autore del Manifesto dell’Architettura Futurista con una mostra intitolata Antonio Sant’Elia (1888-1916). Il futuro delle città. Per la prima volta a Milano, saranno esposti 40 disegni originali, provenienti dalla Pinacoteca di Como e da collezioni private, e relativi alla "Città Nuova", progetto di una grande città del futuro, al quale il giovane Sant’Elia iniziò a lavorare già dall’aprile 1914. Anche se il visionario architetto non ebbe la fortuna di vedere realizzati i suoi progetti, a causa della sua prematura scomparsa sul fronte carsico, le sue straordinarie visioni della città futura hanno anticipato forme che solo l’avvento del XXI secolo ha visto realizzate : da Renzo Piano alle modellazioni di MVRDV, di Steven Holl, di Vincent Callebaut, di MAD o del recentissimo Google North Bayshore di BIG.
 
S'intitola “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”, la mostra a cura di Bo?ena Anna Kowalczyk che apre i battenti oggi alle Gallerie d'Italia e mette in scena dipinti, disegni e incisioni di Antonio Canal, detto “il Canaletto” e del nipote Bernardo Bellotto. Il progetto espositivo è dedicato al genio pittorico e all’intelligenza creativa di due artisti di spicco del Settecento europeo che seppero trasformare il vedutismo veneziano da genere peculiare a corrente d’avanguardia che caratterizzò quel periodo. Canaletto s’impose sul teatro europeo grazie ai particolari procedimenti compositivi, mentre Bellotto ne comprese i segreti della tecnica per poi sviluppare il proprio originale approccio secondo una personale chiave interpretativa.
 
 
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