Era il 1977 quando il decimo film della saga di James Bond faceva la sua apparizione sugli schermi di tutto il mondo, mostrando al grande pubblico alcune delle location più suggestive mai viste a cornice delle avventure del celeberrimo Agente 007. Con buona pace di Egitto, Alpi Svizzere e Regno Unito in La spia che mi amava, infatti, è la nostra splendida Sardegna a farla da padrona e a dare un fascino particolare ad alcune scene rimaste indimenticabili.
Su tutte, quella dell'uscita dalle acque della Lotus Esprit S1 bianca utilizzata per il film, in grado di trasformarsi in sottomarino (con tanto di periscopio, missili, siluri, stabilizzatori laterali ed eliche posteriori). Fu la spiaggia di Capriccioli, in provincia di Olbia, ad accogliere l'auto nota come "Nellie Bagnata" e il nostro eroe, sopravvissuto all'inseguimento ed ai missili dell'elicottero del malvagio Stromberg.
Ma mentre le riprese subacquee furono realizzate nelle acque delle Bahamas, il tuffo in mare della Lotus avvenne dal ponte dell'Hotel Pitrizza di Porto Cervo, nel cuore della Costa Smeralda. Apprezzata da Roger Moore & Co., oltre che per le bellezze naturali, anche per il cibo e le belle donne, la Costa Smeralda è protagonista assoluta delle riprese svoltesi nella tarda estate del 1976 tra Palau, di fronte all'Isola della Maddalena, e la frazione di San Pantaleo (sfruttato per l'inseguimento automobilistico), scendendo verso Porto Rotondo.
Ma la destinazione preferita dai patiti della ricerca dei 'Bond Point' (quei luoghi 'toccati' da 007 nei suoi film) è sicuramente quella dell'Hotel Cala Di Volpe, sempre di Porto Cervo, lussuosa location rimasta pressoché inalterata e capace di restituire interamente il fascino di quelle scene. Sarà purtroppo impossibile alloggiare nella suite allora abitata da Bond insieme alla sua bella di turno, visto che per le riprese venne utilizzato il Piano Bar dell'albergo ma il fascino è rimasto lo stesso.
Dalle vedute panoramiche della vicina Provinciale 94 alla strada che porta sull'altra costa dell'Isola, in provincia di Alghero, per scoprire l'Area naturale marina di Capo Caccia (dove venne ambientato l'incidente motociclistico con il camion "Sarda Dream"). Passando magari per la spiaggia Rena Bianca di Santa Teresa di gallura, sempre ammesso che la casa del pastore su cui precipitava la Ford Taunus di Richard Kiel in versione 'Squalo' sia ancora lì ad aspettarvi.