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Arte, mostrem 2017 arte Piemonte

Imperdibili mostre in Piemonte: da Balla a Toulouse-Lautrec

Nella regione famosa per i meravigliosi scenari alpini 4 imperdibili mostre regalano ai turisti un magnifico percorso nell'arte a partire dalle collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia

Au Concert
 ©Herakleidon Museum, Athens Greece
Henri de Toulouse-Lautrec - Au Concert, 1896 
Rimarrà aperta al pubblico fino al 5 marzo nelle sale di Palazzo Chiablese, la grande retrospettiva dedicata ad Henri de Toulouse-Lautrec, l’aristocratico bohémien considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. La mostra, intitolata Toulouse-Lautrec. La Belle Epoque, Attraverso le opere provenienti dall'Herakleidon Museum di Atene, illustra l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria di uno degli artisti oggi più apprezzati e ammirati. Un’anima da “artista tormentato” che nonostante non fosse stato adeguatamente “riconosciuto” era sempre pervaso da un fortissimo slancio ottimista e dalla consapevolezza della bellezza della vita. 
 
L'opera di Giacomo Balla è al centro di una grande mostra negli spazi della Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero di Alba.  La mostra intitolata FuturBalla ricostruisce il percorso creativo del pittore, tra i fondatori e principali esponenti del movimento futurista, che nei primi decenni del '900 costituì il fondamentale raccordo tra l'arte italiana e le avanguardie storiche. Curata da Ester Coen, l'esposizione mette in scena le opere appartenenti a prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere in modo tale da ammirare capolavori straordinari, difficilmente concessi in prestito.
 
S'intitola “Sutherland-Vangi. Un alto dialogo tra pittura e scultura” la mostra curata da Francesco Poli che a Palazzo Mazzetti mette in dialogo fino al prossimo 12 marzo i dipinti di Graham Sutherland, protagonista della scena artistica britannica, con le opere plastiche modellate da Giuliano Vangi, tra i più grandi scultori figurativi della nostra epoca. Alla base dell’intensa visione poetica della natura di Sutherland ci sono due fondamentali componenti culturali: da un lato quella storica, legata all’estetica romantica e alla grande tradizione del paesaggismo inglese e in genere nordico e dall’altro lato quella moderna d’avanguardia del biomorfismo metamorfico di matrice surrealista. Il tema fondamentale dell'opera di Vangi è invece l’uomo di oggi e la sua lotta contro un mondo ostile di cui cerca di raccontare  i suoi conflitti interiori e i problemi che affronta a livello sociale.
 
S'intitola “Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia” la mostra che  presenta al pubblico uno straordinario momento del collezionismo sabaudo. Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento grazie al duca Carlo Emanuele I si forma a Torino il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi attraverso il quale il duca afferma l'importanza dello Stato sabaudo.  La mostra curata da Annamaria Bava ed Enrica Pagella,  riunisce così per la prima volta alla Galleria Sabauda i tesori di Carlo Emanuele I che all'epoca del suo regno tra il 1580 e il 1630 godettero di grande fama internazionale.
 
 
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