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Il Padrino, quella volta che Coppola riaprì il Teatro Massimo di Palermo

Il gran finale de Il Padrino - Parte III fu girato nel Teatro di Piazza Verdi, chiuso da anni per lavori di restauro

Paramount
L’urlo finale di Michael Corleone ne Il padrino – Parte III è uno dei momenti più potenti dell’intera trilogia diretta Francis Ford Coppola. Una pietra miliare che si regge sulle spalle di Al Pacino, impegnato in una delle scene più importanti della sua carriera.

E questo, nonostante si tratti del capitolo “meno amato” della trilogia. Un terzo Padrino che chiude la saga dei Corleone in maniera meno epica rispetto ai precedenti. Ad eccezione di quell’epilogo: una sparatoria nel centro di Palermo. Proprio sulle scale del Teatro Massimo. Qualcuno spara, Michael Corleone apre gli occhi e, davanti a lui, la figlia Mary (interpretata da una giovanissima Sofia Coppola) cade tra le sue braccia. Uccisa sotto i colpi del sicario mandato dal mafioso Don Altobello. La saga raggiunge l’apice della tragedia, destinando Michael Corleone a vivere un inferno sulla Terra per il resto dei suoi giorni. 
 
Era l’inverno del 1989 e il Teatro Massimo, uno dei gioielli della città di Palermo, era chiuso da più di dodici anni: “un cadavere" nel cuore alla città. Una struttura magnifica ma senza più alcun accesso, sulla quale gli abitanti del capoluogo siciliano, così come i turisti, poggiavano gli occhi provando immenso dolore.

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo, infatti, è il più grande teatro lirico d’Italia. Il terzo d’Europa, dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Fu costruito tra il 1875-1897 dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile e ultimato dal figlio Ernesto Basile. L’edificio fu soggetto a un lungo periodo di chiusura che iniziò alla fine degli anni Settanta. Fu praticamente abbandonato in seguito a un restauro procrastinato. Chiuso. A data da destinarsi. 

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Ci ha pensato Francis Ford Coppola a riaprirlo. Portando il grande cinema in città. Ripulendo la facciata del teatro e riportandolo in vita per qualche settimana. E dando una speranza al popolo di Palermo: il gioiello della loro città non era morto. Coppola riuscì a filmare all'esterno del teatro, ma fu costretto a ricreare gli interni a Cinecittà, a causa dei lavori di restauro. Il film arrivò sugli schermi italiani nel marzo del 1991. Trent’anni dopo, la sequenza del Teatro Massimo è ancora la prima a cui si pensa quando la mente va al terzo capitolo della saga tratta da Mario Puzo. 
 
Ad eccezione di quel periodo in cui Hollywood sbarcò a Palermo, “Il Massimo” rimase chiuso per un totale di ventitré anni. Riaprendo soltanto nel maggio del 1997. Finalmente il teatro tornava a splendere nei suoi colori riportati in vita dal restauro. Turisti e palermitani tornavano su quella magnifica scalinata e scoprivano l’interno del teatro nel corso di visite guidate che tutt’ora hanno luogo. L’Opera tornava in cartellone. E “il Massimo” era di nuovo una delle location più belle di Palermo, dell’Italia e di tutta Europa. 

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