Non è un’associazione di idee che si fa immediatamente, eppure il liberty e l’Alto Adige hanno molto in comune. O, per meglio dire, si incontrano l’uno nell’altro in prestigiosi hotel del secolo scorso, stabilimenti termali, e in maestosi edifici, come il Kurhaus di Merano.
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L’edificio simbolo della rinomata cittadina termale altoatesina, una delle mete più gettonate delle vacanze di fine anno, offre un importante scorcio sull’architettura liberty nella zona alpina e apre una finestra sugli eventi culturali più interessanti della città. E’ qui infatti che si tengono alcune delle più importanti manifestazioni meranesi distribuite nelle tredici sale a disposizione, tra cui le Settimane Musicali meranesi, i festival enogastronomici, congressi, conferenze, mostre, grandi balli e concerti di Capodanno.
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L’elegante edificio sorse in seguito all’esigenza di dotare Merano di un luogo di ritrovo per i nobili visitatori e gli ospiti illustri che nella seconda metà del XIX si recavano nella cittadina per le cure termali. Un luogo che, rifacendosi alle Kurhaus tipicamente mitteleuropee, i luoghi di aggregazione turistica tipici delle località di cura, offrisse alla crescente borghesia l’intrattenimento durante il loro soggiorno. Il progetto risale al 1874, e fu realizzato dall’architetto Josef Czerny, ma negli anni è stato ampliato e rivisitato in diverse occasioni, anche semplicemente per il fatto che nel 1897 fu allestita la luce elettrica in sostituzione delle lampade a gas.
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Importante fu la ristrutturazione del 1913 a cura di Friedrich Ohmann, che progettò il sontuoso salone chiamato Kursaal, la Rotonda, che funge da lussuoso foyer, e la galleria, elementi che ancora oggi rendono l’edificio uno dei più eleganti dell’arco alpino. Il grande salone (di 800 metri quadrati) è il vero cuore pulsante dell’edificio, impreziosito di affreschi realizzati da Rudolf Jettmair, Alexander Rothaug e Orazio Gaigher e ornamenti in stile liberty. Altro elemento di spicco del Kurhaus è il Pavillon des Fleurs, elegante sala degli specchi ricca di stucchi neoclassici, in cui si tengono convegni, esposizioni, mostre, ma anche cene di gala e ricevimenti nuziali. All’esterno una grande Terrazza percorre l’edificio in tutta la sua lunghezza, aprendosi verso la Passeggiata Meranese Lungo Passirio, cuore della cittadina altoatesina.
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