Se le immagini che associate a Hollywood sono fatte di stelle, luci della ribalta, glamour, c’è un luogo che potrebbe farvi cambiare idea. Facendovi vedere il boulevard più celebre del mondo sotto altri punti di vista, decisamente più macabri. A poche decine di metri dalle celebri stelle della Walk of Fame, si apre infatti il Museum of Death, un museo dedicato alla morte nella sua accezione più inquietante. Questo luogo è infatti pieno di cimeli e memorabilia dei più efferati delitti americani.
Era il 1995 quando JD Healy e Cathee Shultz ebbero l’idea di esporre in una sorta di galleria della morte i cimeli che avevano raccolto in anni di collezionismo. Aprì il primo Museum of Death a San Diego, nella sede di un obitorio, ma poi l’avventura imprenditoriale si trasferì nella doppia sede di New Orleans e quella di Los Angeles, Hollywood. Varcando la soglia del museo, si viene immersi in un mondo decisamente macabro, e piuttosto cruento. Perché qui si parla di morte nella sua accezione più violenta: i grandi cimeli provengono da serial killer, oltre che dalle loro vittime. Opere d’arte realizzate dagli assassini, effetti personali delle vittime, immagini delle scene del crimine, strumenti impiegati dai coroner e da chi ha svolto le autopsie. Tra gli oggetti di maggiore rilievo, alcune memorabilia della Manson Family, che a pochi chilometri di distanza compì i più efferati delitti. Non manca una parte dedicata alla tassidermia.
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Il tour all’interno del museo dura circa 45 minuti, e non è consigliato ai deboli di stomaco. Sono centinaia gli oggetti e le immagini in esposizione, e alcuni sono davvero macabri e potrebbero urtare la sensibilità (negli anni, specifica la direzione, ci sono stati episodi di svenimento da parte dei visitatori). Non a caso, la critica che più spesso viene avanzata rispetto al Museum of Death è quella di mancare di rispetto alle vittime degli omicidi, incitando il voyerismo sulla loro tragica fine. Tuttavia non c’è un limite di età esplicito per visitarlo, anche se si sconsiglia vivamente la visita ai bambini e ai ragazzi di minore età.