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Grosio e Tirano attrazioni

Grosio e Tirano, la Media Valtellina riapre al turismo

Nuovamente fruibili al pubblico quattro meraviglie valtellinesi, scopriamo quali sono

Panorama di Tirano
©Valtellina.it
Tirano, veduta panoramica
La media Valtellina è il più vasto territorio della Provincia di Sondrio che inizia dalla piana di Ardenno e arriva alla frana risalente all'alluvione del 1987. La zona, molto eterogenea, è ricca di spunti per escursioni all’insegna di storia, cultura ed enogastronomia, grazie anche alla presenza di località meno note e per questo ancora più affascinanti. Inoltre è una terra nota per le viti e il vino, conosciuto sin dai tempi dei Romani, ed è qui che si può ammirare lo straordinario sistema terrazzato con centinaia di muretti a secco in sasso che rendono la coltivazione della vite possibile anche nei luoghi più impervi. E’ l’area vitata di montagna più estesa d’Europa e si può scoprire percorrendo la Strada del Vino Valtellina, un affascinante percorso panoramico lungo 67 chilometri che si snoda tra i terrazzamenti vitati e i produttori del Nebbiolo delle Alpi, lungo il quale si riscoprono gli antichi sapori grazie a degustazioni nelle cantine che accompagnano i piatti di una volta. La Valtellinawineroad passa attraverso paesaggi mozzafiato, piccoli borghi storici, santuari immersi nel verde, resti di antichi castelli che dominano la valle e testimonianze preistoriche, incorniciati dai tramonti dorati delle Alpi. A piedi o in bicicletta vale la pena organizzare una gita fuori porta in questi luoghi che hanno riaperto al pubblico con le loro attrazioni principali, scopriamone alcune. 

Muretti a secco tra i vigneti terrazzati della Valtellina

Il Parco delle incisioni rupestri di Grosio
I colli tra Grosio e Grosotto custodiscono la più importante testimonianza del passaggio di antiche popolazioni sul territorio valtellinese. L’attrazione che dà il nome al sito è la Rupe Magna, una delle più grandi rocce incise di tutto l’arco alpino. Conta oltre 5.000 raffigurazioni antropomorfe e geometriche databili tra la fine del Neolitico e l’Età del Ferro. All’interno del parco ci sono però altri due edifici di grande interesse storico, il Castello di San Faustino, conosciuto anche come Castello Vecchio, che risale al X-XI secolo, e il Castello Nuovo, poderosa struttura difensiva fortificata edificata fra il 1350 e il 1375. Oltre all’inestimabile valore culturale degli scavi archeologici e delle due fortezze, il Parco è inserito in un contesto paesaggistico di grande bellezza e interesse naturalistico. La vista dalla Rupe Magna è spettacolare e rivela un paesaggio dominato da alberi di castagno, tipici del paesaggio montano della Valtellina. E’ possibile visitare il Parco liberamente, oppure partecipare a una delle visite guidate alla scoperta della Rupe Magna. Per informazioni: www.parcoincisionigrosio.it 

Il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, ©credits Photo Previsdomini

Grosio, Villa Visconti Venosta
Un’altra delle attrazioni da non perdere a Grosio è Villa Visconti Venosta, residenza estiva della nobile famiglia dei Visconti Venosta che sorge all’ingresso del paese, in pieno centro storico. Oggi la villa ospita la Biblioteca civica e un Museo che occupa il primo piano, quello nobile abitato dai marchesi, e, nell’ala ovest, il secondo piano un tempo riservato alla servitù. La visita guidata agli ambienti, i mobili d’epoca, i preziosi oggetti d’arte raccolti nel corso di generazioni svela ai visitatori più curiosi aneddoti e vicende della nobile casata dei Visconti Venosta. Per maggiori informazioni: www.villaviscontivenosta.it

Scorcio di Villa Visconti Venosta dal cancello del giardino

Tirano, Palazzo Salis 
La città di Tirano dista solo un chilometro e mezzo dal confine con la Svizzera e gode di una posizione strategica nel cuore delle Alpi centrali. Celebri sono il Santuario della Madonna di Tirano, affacciato sull’omonima piazza, che venne eretto dopo un’apparizione, e il Trenino Rosso del Bernina che parte proprio da qui per attraversare il Passo Bernina a quota 2253 metri tra spettacolari ghiacciai e montagne fino a raggiungere St. Moritz. Ma Tirano offre anche la possibilità di ammirare diverse altre costruzioni religiose ed edifici civili, come Palazzo Salis. Costruito tra il 1630 e il 1703, fu per molti secoli dimora dei Conti Sertoli Salis, governatori e podestà grigioni della Valtellina. I suoi saloni, splendidamente affrescati, sono stati teatro di tutti gli incontri chiave del potere politico in Valtellina tra il XVII e il XVIII secolo e oggi, dopo numerosi e recenti restauri durati vent’anni, il Palazzo è tornato al suo pieno splendore. Esternamente presenta una facciata di stile tardo-cinquecentesco, fiancheggiata da due torri, con un portale centrale barocco realizzato su disegno del Vignola. All’interno è possibile visitare un circuito museale composto da dieci sale, che si affacciano sull’antica corte rustica del Cinquecento denominata "Corte dei cavalli", una chiesetta barocca dedicata a San Carlo Borromeo e un suggestivo giardino interno all’italiana. Riconosciuto tra i più significativi della Lombardia, è il più noto palazzo della Valtellina. Per maggiori informazioni www.palazzosalis.com 

Facciata di Palazzo Salis

Tirano, Palazzo Merizzi
Anche a Palazzo Merizzi ci si può lasciare avvolgere dagli antichi fasti nobiliari. Attraversati i due ampi portali in pietra che marcano l’ingresso ci si trova di fronte a una delle mete più frequentate e fotografate di tutto il centro storico di Tirano: si apre infatti uno straordinario cortile d’onore a pianta quadrata, tutto porticato da colonne e pilastri. Le quattro testate delle logge est e ovest del cortile sono decorate con quattro stemmi di nobili famiglie, e le stanze interne si contraddistinguono per le suggestive decorazioni d'epoca. Inoltre nel palazzo è conservato l’archivio della nobile famiglia Merizzi, con documenti dal 1510 al 1800. Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/palazzomerizzi. 

Sala di Palazzo Melizzi, Tirano
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