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Estate a Pesaro tra storia, arte, musica e curiosità

La vivace città marchigiana è pronta a stupire il visitatore con vere e proprie chicche come la bicipolitana

Piazza del Popolo
©iStockphoto
Piazza del Popolo, Pesaro
Si respira profumo d’antico a Pesaro, una delle città più variegate delle Marche, capace di far cogliere in un solo sguardo la dolcezza dei paesaggi collinari, il fascino delle valli appenniniche e tutta la bellezza del mare, dove il sole sorge e tramonta offrendo incredibili suggestioni. E’ infatti una destinazione ideale per tutti i differenti tipi di vacanza, dal mare alla collina, dall’arte e cultura allo sport fino alla musica. Quella che eran l’antica Piscurum nasce in epoca romana dal nome dello stesso fiume che l’attraversava, il Piscurus, ma a plasmarne l’identità è stata l'epoca medievale e rinascimentale. Prima con la dominazione estense, poi sotto i Malatesta di Rimini e gli Sforza fino a quando Pesaro viene consegnata ai duchi Della Rovere di Urbino, grazie ai quali venne data la svolta culturale ed artistica decisiva alla città, come dimostra la struttura urbanistica dell’epoca che è ancora quella di oggi. Il centro storico è ricco di attrattive, tra cui  rilevanti reperti archeologici romani, le mura medievali, gli splendidi palazzi rinascimentali. A tutto questo si aggiunge il tocco moderno come le strutturate piste ciclabili che hanno portato Pesaro ad essere incoronata la città più bike friendly d’Italia a pari merito con Bolzano. Qui, infatti, è nato il progetto della Bicipolitana, ovvero vere e proprie linee dedicate ai percorsi in bici segnalate con numeri e colori diversi, tutte con informazioni, mappe e dettagli utili per spostarsi in tutta sicurezza e tranquillità. Un’idea all’avanguardia con una metropolitana in superficie dove le rotaie sono percorsi ciclabili segnati con lo schema classico delle metropolitane tradizionali di tutto il mondo che permettono uno spostamento rapido senza spesa, senza inquinamento e senza stress. 

Linea della Bicipolitana / © Comune di Pesaro
Le attrazioni del centro
Il centro storico è incentrato sul Palazzo Ducale, elegante costruzione rinascimentale che fa da fulcro architettonico a tutto il resto, situato in Piazza del Popolo dove si trova la cinquecentesca fontana conosciuta come la Pupilla di Pesaro. Nel corso degli anni l’edificio, fatto realizzare dai Malatesta, ha rappresentato il luogo di residenza delle varie Signorie che hanno governato la città. Al palazzo, oggi sede della Prefettura e quindi non interamente visitabile, si può accedere dal cortile che porta a scoprire diverse chicche storiche, come ad esempio il grande salone Metaurense dove si tennero le nozze di Camilla d’Aragone e Costanzo Sforza nel 1475, la stanza da bagno di Lucrezia Borgia, il cortile destinato alla caccia e il giardino segreto.

Piazza del Popolo / © Comune di Pesaro

Altra imponente ed interessante costruzione è la Rocca Costanza, ad est del Palazzo Ducale, ancora oggi ben conservata in stile tipicamente militare con i suoi quattro torrioni di forma cilindrica che chiudono una pianta quadrata circondata da un profondo fossato. Su Via Rossini si trova invece il Duomo dedicato a Maria Santissima Assunta e a San Terenzio, protettore di Pesaro. In stile neoclassico, la cattedrale è stata restaurata nell’Ottocento trasformando la struttura duecentesca in stile gotico e romanico. Il nucleo originario venne invece costruito nel luogo dove sorgeva un tempio romano del quale è sopravvissuto il pavimento in mosaico che si trova sotto l’attuale chiesa. Il Duomo custodisce anche altri mosaici realizzati in epoca diverse e spiccano il particolare rosone centrale e il portale in pietra bianca, arricchito ai due lati da due grandi leoni. L’interno si presenta in stile neoclassico, con una pianta a croce latina e tre navate, il soffitto a cassettoni ed un’enorme cupola centrale. 

La Cattedrale di Pesaro / © iStockphoto

Le altre chiese
Altri edifici religiosi di sicuro interesse sono la Chiesa di Sant’Agostino, del Duecento, eretta in stile romanico ma rimaneggiata secondo i dettami gotici prima, come si evince dal portale gotico in pietra bianca d’Istria e marmo rosso interamente decorato, e neoclassici poi; la maestosa Chiesa di San Giovanni Battista con il convento, con l’enorme finestra della facciata posta al centro, che per secoli ha ospitato i sepolcri delle famiglie più importanti della città; il Santuario della Madonna delle Grazie, al cui interno è possibile ammirare il sarcofago di Paolo Orsini, della Beata Michelina e la famosa immagine della Madonna delle Grazie dietro l’altre maggiore, venerata da tutti gli abitanti di Pesaro; la Chiesa di Sant’Ubaldo a pianta ottagonale, oggi Sacrario dei Caduti della Grande Guerra; la Chiesa di San Decenzio tra le più antiche della città.

Esterno della Chiesa di Sant'Ubaldo / © Comune di Pesaro

Punto di ritrovo particolarmente apprezzato Piazzale della Libertà, soprattutto in estate per una passeggiata al mare essendo la gradevole promenade estiva animata dai tanti locali sulla spiaggia. Il must è una foto di fronte ad uno dei simboli cittadini, la Sfera Grande del famoso scultore Arnaldo Pomodoro che i cittadini di Pesaro chiamano amichevolmente, la “Palla”. In questa piazza si trova anche uno degli esempi di architettura Liberty più importanti di Italia, il Villino Ruggeri, del quale abbiamo parlato qui. Il cuore verde di Pesaro è il Monte San Bartolo, che dà il nome anche al Parco naturale di cui fa parte, celebre per i suoi scorci paesaggistici con le falesie del monte che si stagliano alte a picco sul mare. Il parco è un vero paradiso per gli amanti del bird watching e delle passeggiate in collina lungo la sua strada Panoramica, dove hanno trovato sede bellissime ville storiche come la seicentesca Villa Caprile che incanta con i suoi splendidi giardini terrazzati all’italiana che nascondono divertenti giochi d’acqua, o Villa Imperiale, gioiello del Rinascimento italiano.

La Sfera di Arnaldo Pomodoro

Non in molti sanno che Gioachino Rossini nacque a Pesaro e vi rimase molto legato, tanto da lasciare, alla sua morte, una somma per istituire il Conservatorio Rossini, una delle scuole di musica più prestigiose d’Italia. Una visita la merita ovviamente la sua casa natale, trasformata in museo multimediale, ma anche il Conservatorio Rossini e il bellissimo Teatro Rossini che ospita da più di 35 anni il ROF, uno dei festival di opera  lirica più famosi del mondo. Il teatro, però, risale in realtà al 1637, quando si chiamava Teatro del Sole: solo nel 1855 venne intitolata al grande compositore dopo diverse trasformazioni strutturali. 

Interno del Teatro Rossini / ©Amati Bacciardi - Comune di Pesaro

Sempre di musica si parla, anche se in chiave più moderna, con un progetto espositivo che vede protagonista la “musica d’autore”, dal titolo “NOI. Non erano solo canzonette”, in programma fino all’11 ottobre a Palazzo Mosca – Musei Civici e al Museo Nazionale Rossini. Si tratta di un evento a 360 gradi, una grande rappresentazione della storia italiana recente dal 1958 al 1982, ovvero venticinque anni rivoluzionari del nostro Paese raccontati attraverso la Musica, che ha saputo parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni. Racchiusa fra due abbracci, quello di Domenico Modugno sul palco di Sanremo 1958 e quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureò l’Italia campione del mondo, la mostra procede cronologicamente a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convinzioni etiche e morali di quegli anni. Tutto accompagnato da 100 opere musicale italiane selezionate nel repertorio di quel periodo, contributi culturali di importanza critica per il passato, il presente e il futuro della nostra società.
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