DUECENTO ANNI DEL SAN NICCOLO’
Nell’ambito delle iniziative dedicate alla Memoria dei 200 anni del San Niccolò, ha inaugurato lo scorso mercoledì 5 dicembre la mostra dal titolo Società di Esecutori di Pie Disposizioni e manicomio di San Niccolò: un legame secolare. Storia dell’ospedale psichiatrico senese attraverso i progetti dei suoi edifici. Una retrospettiva suggestiva ed unica nel suo genere, promossa dalla Società di Esecutori di Pie Disposizioni Onlus, in collaborazione con Polo Museale della Toscana, Pinacoteca Nazionale di Siena, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo.
LA MOSTRA
La mostra sarà aperta sino al 20 gennaio 2019 nella sede della Società di Esecutori di Pie Disposizioni e nell’attigua chiesa di Santa Maria degli Angeli detta del Santuccio, in ambienti che fecero parte dell’omonimo convento. L’antico coro delle monache, la sacrestia e la chiesa del Santuccio sono stati messi eccezionalmente in comunicazione in occasione di questo evento, come in origine, per concessione del Polo Museale della Toscana. In esposizione progetti originali, foto d’epoca e documenti d’archivio che illustrano cronologicamente le principali tappe dell’espansione del villaggio manicomiale. Una sezione ricorda, anche attraverso filmati, aspetti della vita che si svolgeva all’interno del manicomio e dei rapporti di questo con la cittadinanza senese.
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LA STORIA DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO
Il 6 dicembre 1818 fu inaugurato dalla Compagnia della Madonna sotto le volte dello Spedale – oggi Società di Esecutori di Pie Disposizioni – l’asilo per i dementi, i tignosi e le gravide occulte. Era stato realizzato nel soppresso convento francescano di San Niccolò: da allora vi fu l’espansione del complesso manicomiale attorno al grandioso palazzo, che ridisegnò l’area urbana situata sia all’interno che all’esterno di Porta Romana.
Il “il manicomio ideale” fu strutturato, secondo i principi che guidavano nel diciannovesimo secolo la neonata scienza psichiatrica, nella forma di un microcosmo che consentisse l’attività lavorativa e lo svago. Oltre a tutelare la società posta al di fuori delle mura perimetrali, rifletteva l’ordine del mondo esterno, simulando la vita in famiglia e nel paese.
Il San Niccolò perseguì questo modello attraverso le creazioni di illustri architetti senesi come Agostino Fantastici, Vittorio Mariani, Primo Giusti, ma soprattutto grazie all’opera dell’architetto romano Francesco Azzurri e alle concezioni innovative del direttore Carlo Livi.